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Regione Lazio, sinistra disperata. Zingaretti in soccorso di D'Amato: “Appello al voto utile”

Alessio Buzzelli
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Il centrosinistra torna a battere con insistenza il tasto del voto disgiunto in vista delle prossime elezioni regionali nel Lazio, previste per il 12 e 13 febbraio prossimo. Una carta, quella dell’appello al così detto «voto utile», che solitamente viene utilizzata solo alla fine della campagna elettorale e che questa volta, invece, è divenuta quasi da subito la strategia centrale attorno cui il candidato presidente della sinistra Alessio D’Amato sta cercando di massimizzare il consenso. Scelta poco ortodossa, dunque, che ad una prima analisi tradisce la preoccupazione strisciante nel centrosinistra per la probabile emorragia di voti che, secondo molti sondaggi, starebbe per colpire la coalizione in questa tornata elettorale. E nonostante il candidato dem abbia raccontato ieri, durante il convegno «Uniti per D’Amato Presidente» tenutosi a Roma, di una «rimonta in corsa in questo momento nel Lazio» (forse più un auspicio che una constatazione), i reiterati appelli rivolti in queste settimane dal centrosinistra agli elettori del Movimento 5 Stelle per esercitare il voto disgiunto lasciano pensare tutto il contrario. Il fatto, poi, che simili appelli siano stati lanciati anche da un peso massimo come il Presidente uscente Nicola Zingaretti, non farebbe che confermare la difficoltà vissuta in questo momento dalla coalizione che sostiene D’Amato.

 

 

«Io rispetto tutti i candidati e le candidate – ha detto Zingaretti a margine del convegno di ieri - ma c’è solo una candidatura che può fermare la destra che ritorna ed è quella di Alessio D’Amato. Perché il sistema elettorale maggioritario a turno unico non assegna medaglie d’argento, ma ne vince uno solo: e la competizione è tra Rocca e D’Amato». E, per rendere ancora più esplicito l’invito agli elettori grillini, l’ex Presidente ha poi aggiunto anche che «tutti gli altri voti alle candidature purtroppo sono nobili tentativi di rappresentanza, ma ai fini della vittoria non incidono. Quindi – ha concluso Zingaretti - l’appello che io faccio, nel rispetto assoluto del pluralismo e delle alleanze, è: votate anche le liste che volete, ma poi votate il presidente che può fermare il ritorno della destra». Insomma, siamo alle solite: la sinistra agita lo spauracchio del «ritorno destre» per cercare di raccogliere anche i voti di quelli che di sinistra non sono, paventando scenari apocalittici allorché il centrosinistra non dovesse vincere queste elezioni.

 

 

Lo stesso candidato D’Amato, sempre ieri, ha rilanciato il medesimo identico concetto anche durante le battute finali del confronto a tre andato in onda durante il format tv di Rai 3 «Mezz’ora in più», condotto da Lucia Annunziata, cui hanno partecipato, oltre a D’Amato, anche il candidato di centrodestra Francesco Rocca e Donatella Bianchi, candidata di M5s e Polo progressista. In questa occasione, però, a prendere l’argomento non è stato l’ex assessore alla Sanità, bensì Bianchi, la quale, rispondendo ad una domanda della conduttrice, ha definito il voto utile chiesto dal centrosinistra come un «grande autogol». «Richiamare sempre l’elettorato al voto utile – ha spiegato Bianchi - è un autogol, perché non saranno certo gli elettori del Movimento a votare il Pd. Anzi, semmai sarà il contrario». Chiamato così esplicitamente in causa, la risposta di D’Amato non si è fatta attendere: «Mi lasci dire – ha detto rivolgendosi alla conduttrice – che qui non si tratta affatto di voto utile, perché qui lo scontro è tra me e Rocca e i cittadini devono decidere da che parte stare». Ma proprio mentre D’Amato esponeva la sua tagliente analisi, Francesco Rocca è intervenuto con un altrettanto tagliente «rischia di arrivare terzo, se continua così», alludendo anch’egli, come la Bianchi prima di lui, a quanto possa rivelarsi deleterio per il centrosinistra l’insistenza sul voto disgiunto. Alle elezioni mancano ancora due settimane e tutto può ancora succedere, ma, per ora, i sondaggi stanno decisamente bocciando la strategia del centrosinistra.

 

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