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Pioggia di multe in arrivo nel 2023: il Campidoglio prevede incassi per 248 milioni

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Silvana Tempesta
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Il sindaco Roberto Gualtieri lo aveva detto prima della pausa natalizia in un incontro con i sindacati dei vigili urbani: «Voglio più multe». L'obiettivo è chiaro: serve fare cassa. I numeri del resto non mentono e gli ultimi dati comunicati al Ministero delle Infrastrutture - del 2021 dicono che Roma ha incassato dalle contravvenzioni al codice della Strada 94,1 milioni di euro, di cui 4,6 dagli autovelox. Troppo poco per il Campidoglio che per il 2023 punta invece a incassare ben 248 milioni. Anzi, per la precisione nello schema di bilancio 2023-2025 «è previsto nell'annualità 2023 un importo pari a 248.996.316,48 euro per le entrate derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al nuovo codice della Strada».

Tanto si legge nella delibera 424 approvata dalla giunta capitolina la sera del 22 dicembre. Tuttavia di questi 248,9 milioni ben 147,8 verranno accantonati al Fondo Crediti Dubbia Esigibilità, «in ossequio al principio contabile della prudenza sulla base di un'analisi sull'andamento delle riscossioni» e dunque l'importo che l'Amministrazione intende vincolare agli obblighi di legge, ovvero nella sicurezza stradale scende vistosamente a 90,6 milioni di cui la metà può essere destinata ad altre finalità; gli altri 10,4 milioni invece da destinare a segnaletica e manutenzione stradale, verranno sempre decurtati praticamente della metà (5,4 milioni) per lo stesso motivo. E nel particolare verranno investiti 700mila euro perla segnaletica e appena 4,2 milioni per la manutenzione stradale.

Poco, decisamente poco. Ecco allora che l'asticella degli incassi provenienti dalle contravvenzioni al codice della strada deve essere alzata. Arrivare a 248 milioni è certamente troppo ma superare abbondantemente i 90 stimati è un obiettivo che il sindaco ha fissato da tempo. Le nuove restrizioni ai veicoli più inquinanti e la ridefinizione della Fascia verde è certamente tra gli strumenti più importanti, da rendere stutturale con l'installazione di varchi elettronici sul modello Ztl, così come incrementare il numero dei vigili in strada e l'acquisto di nuovi mezzi, come ad esempio autovelox. In agenda poi la riorganizzazione di Aequa Roma, l'ente di riscossione del Campidoglio, decisivo per far salire la percentuale di sanzioni e tributi incassati, ferma più o meno al 40%.

 

Pioggia di multe in arrivo dunque per rifocillare casse in difficoltà. Il buco di bilancio è infatti di circa 400 milioni di euro, dovuto soprattutto alla sentenza della Cassazione sull'Imu delle seconde case che nella Capitale vale da sola 200 milioni in meno; ai 60 milioni in meno di Irpef legati alla crisi economica legata al Covid e circa 80 milioni non incassati dal settore turistico sempre a casusa della pandemia. Anche per questo il sindaco Gualteri, cosi come Sala a Milano non hanno aderito allo stralcio previsto dal governo delle cartelle esattoriali inferiori ai mille euro.
La strada per raggiungere quei 248 milioni è troppo ripida.

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