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Lazio, via alla campagna elettorale. Tripodi (Lega): “C'è una regione da ricostruire”

Pier Paolo La Rosa
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Orlando Angelo Tripodi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale del Lazio, ha rilasciato un'intervista a Il Tempo in vista delle elezioni regionali del prossimo febbraio.

Cosa proporrete con l'iniziativa odierna, alle 17,30, all'hotel Ergife di Roma, dal titolo «Lazio 2023. Costruiamo insieme il futuro della nostra Regione».
«È una iniziativa alla quale sarà presente il nostro leader, Matteo Salvini, con cui apriremo la campagna elettorale della Lega nel Lazio in vista delle Regionali del prossimo 12-13 febbraio. Presenteremo ai militanti la nostra squadra. E gli attuali sette consiglieri regionali della Lega illustreranno il lavoro svolto in questi anni. Le battaglie condotte in tale periodo rappresenteranno il nostro programma elettorale».

Quali sono i temi su cui concentrerete la vostra attenzione in campagna elettorale?
«La vera battaglia si svolgerà sulla sanità del Lazio, completamente distrutta ed abbandonata negli ultimi cinque anni targati Zingaretti-D'Amato.
Quello che non funziona è la gestione e l'organizzazione del servizio. Vorremmo fare una grande rivoluzione, vorremmo mandare a casa tutti coloro che sono stati posizionati dalla politica, o dalla tessera del Partito democratico, all'interno della sanità regionale. La priorità è la ricostruzione di un modello che non può prescindere dalla sanità del territorio. Servono dei servizi sanitari qualitativamente efficienti h24 anche per abbattere le liste di attesa».

 



Quali saranno gli altri argomenti del vostro programma elettorale?
«Sicuramente c'è tutta la questione della gestione dei rifiuti e dei servizi sociali, delle case popolari. Occorre rifare daccapo un piano dei rifiuti emettere mano a tutti i regolamenti edilizi, partendo dai piani vincolistici urbanistici. Dobbiamo ridare spazio ed ossigeno a quella che per noi è una forza importante del territorio come l'agricoltura. Spazio, poi, alla sospensione dei bandi per l'assegnazione dei posti dei mercati fino a quando non ci sarà chiarezza sulla normativa Bolkestein. Infine, il turismo: tutte le città del Lazio, dal più piccolo Comune fino a Roma, passando per il litorale, dovranno essere attrattive. La nostra Regione, dal punto di vista turistico, non è seconda a nessuno».

Ottimista sul raggiungimento di un'intesa, all'interno del centrodestra, su una candidatura condivisa?
«Sono convinto che arriveremo ad un accordo su una personalità condivisa. I nomi che circolano sono tutti di eccellenza: si tratta di persone capaci e che hanno esperienza politica. L'importante è che a guidare la regione Lazio sia una persona competente. Siamo sulla buona strada per andare a vincere le Regionali, perché abbiamo le idee chiare su come far rinascere questo nostro territorio».

 

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