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Fabrizio Piscitelli, giallo sul proiettile che uccise Diabolik: "Era del reparto Scorte"

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Un nuovo mistero avvolge il caso della morte di Fabrizio Piscitelli, il capo ultrà della Lazio ucciso a Roma nel 2019 al Parco degli Acquedotti. Per l'omicidio è stato arrestato Raul Esteban Calderon. Secondo le ultime rivelazioni il proiettile che uccise Diabolik apparterebbe ai reparti del servizio Scorte.

Quel giorno di agosto Calderon, travestito da runner, sarebbe stato pagato 300.000 euro per uccidere Piscitelli. Secondo quanto rivela oggi il Messaggero la pallottola apparterebbe al “reparto scorte del Viminale” ma non è chiaro come sia possibile. Anche perché ancora oggi non vi è certezza su quale sia stata la pistola usata per il delitto e se l'arma sia riconducibile alle forze di polizia.

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