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Emergenza rifiuti, Gualtieri peggio di Raggi. L'ex presidente di Ama boccia Gualtieri

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Rifiuti, emergenza infinita a Roma. Secondo l'ex presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti, nella Capitale la situazione della raccolta differenziata non migliora e, anzi, sta peggiorando. Diminuisce, infatti, il porta a porta che è l'unico strumento per potenziare davvero la raccolta differenziata. «Questa amministrazione guidata dal sindaco Gualtieri sul tema della gestione dei rifiuti sta facendo peggio della precedente guidata dalla sindaca Raggi». A parlare è Piergiorgio Benvenuti, ex presidente di Ama nel periodo agosto 2011 sino al gennaio 2014, oggi portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale. «La raccolta differenziata è ferma, anzi arretra - continua Benvenuti - Secondo la semestrale della municipalizzata, la raccolta differenziata è ferma al 45,9% nel primo semestre 2022, era al 46,1% nel primo semestre 2021. Non solo, ora addirittura si sta ipotizzando il "rinnovamento" dei cassonetti, ciò vuol dire anche più cassonetti in strada mentre il "porta a porta", il miglior metodo per incrementare la differenziata, pare essere destinato a ricoprire un ruolo sempre più marginale».

 

 

 

 

 

«Già durante l’amministrazione Raggi il porta a porta era diminuito passando dal 33% del 2017 al 31% del 2018, ora con il Sindaco Gualtieri si vorrebbe fare ancora peggio. Dati assolutamente poco soddisfacenti per chi aveva promesso ai cittadini di arrivare in breve a percentuali altissime di differenziata - spiega Benvenuti - e di risolvere il problema del decoro, della pulizia e dei nuovi impianti. E invece lo sfacelo della raccolta e della gestione dei rifiuti nella Capitale prosegue a risultare uno delle emergenze principali di Roma, notizia costante e negativa che è rimbalzata non solo a livello nazionale, ma anche sulla stampa estera, con un'immagine negativa per l’intero Paese».

«Vorrei ancora ricordare - aggiunge Benvenuti - come si sta di fatto vanificando il grande lavoro che era stato realizzato in passato, mi riferisco al periodo 2011 fine 2013 e programmato per il futuro dall’amministrazione di centrodestra che ha di fatto scritto la migliore pagina "green" in tema di gestione dei rifiuti a Roma, sino ad arrivare al 40% a fine dicembre del 2013, consentendo di superare, per percentuale di raccolta, le principali città d’Europa con un programma di pulizia della città, di decoro, di interventi straordinari di ben altro livello qualitativo e quantitativo. Altro che economia circolare che veniva promessa. I nuovi impianti sono necessari, anche il Termovalorizzatore annunciato dal sindaco Gualtieri con l’avallo del Governo, a patto che debba esserci un progetto integrato che possa contemplare: aumento della raccolta differenziata ad oggi ferma, sino ad arrivare al 65% e alla tariffazione puntuale, i più virtuosi pagano di meno; aumento della qualità della RD; diminuzione della produzione pro-capite dei rifiuti e incremento e non diminuzione del porta a porta; un piano industriale che possa prevedere impianti per il trattamento delle varie frazioni e non solamente di un Termovalorizzatore enorme di 600 mila tonnellate, altamente costoso nella realizzazione con una capacità superiore al fabbisogno della Capitale». «Necessario quindi un programma complessivo e urgente per uscire dall’emergenza, ma se già sulla differenziata si concretizza un flop peggio della precedente amministrazione e costantemente si elimina il porta a porta, si prosegue a peggiorare», conclude Benvenuti.

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