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Roma, disastro Policlinico Umberto I. "Buco" di 155 milioni

Antonio Sbraga
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«Dica 533». Se la classica domanda del medico con lo stetoscopio riguardasse le perdite iscritte negli ultimi 4 bilanci del policlinico, il paziente Umberto I pronuncerebbe queste 3 cifre: 533 milioni di disavanzo. Ma è l’ultimo aumento, del 68%, a far balzare il rosso dai -92 milioni dello scorso anno a -155 milioni e 843 mila euro. E un ulteriore 26% di perdite è atteso per l’anno in corso nel bilancio preventivo 2022, che ormai s’avvicina pericolosamente alla soglia dei 200 milioni di deficit (196.305 più del doppio degli 88 milioni di perdite registrate nel 2019).

 

 

 

 

È quanto emerge dalla «Relazione sulla Performance 2021» approvata ieri dall’azienda, che avverte: «Allo stato, sulla base dei valori indicati al IV trimestre, iscritti seguendo le indicazioni regionali, risulta un sensibile peggioramento del risultato economico. Il risultato è fortemente influenzato, anche per il 2021, dalle dinamiche gestionali che hanno caratterizzato le attività sanitarie nel periodo Covid. In particolare si evidenzia un sensibile incremento del costo del personale derivante dalle politiche assunzionali del 2020 per fronteggiare l’emergenza. Alla data della presente relazione non risulta ancora approvato il bilancio consuntivo per l’esercizio 2021 e pertanto i valori indicati potranno subire delle variazioni». Tutte le 7 aziende ospedaliere del Lazio ancora non pubblicano i consuntivi e sono in ritardo di 4 mesi. L’Umberto I, rispondendo alla richiesta del sindacato Fials sui motivi della mancata pubblicazione del consuntivo, ha spiegato che un emendamento ha disposto «il differimento al 31 maggio 2022 dei termini per l’adozione dei bilanci di esercizio dell’anno 2021 previsti per gli enti del settore sanitario. L’azienda però è tenuta ad adottare il Bilancio di esercizio solo a seguito della comunicazione da parte della Regione del riparto definitivo della quota indistinta dei contributi e di ulteriori funzioni - ha scritto l’8 agosto scorso il direttore generale del policlinico, Fabrizio d’Alba - ad oggi non ancora comunicate».

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