Incendio a Roma, paura a Centocelle tra esplosioni e fumo: in fuga dai palazzi
Nube di fumo nero, esplosioni, residenti evacuati, inviti a chiudere finestre e indossare mascherine. Non c'è pace sul fronte incendi nella Capitale. A bruciare nel pomeriggio di ieri alcuni autodemolitori nella zona est della città, proprio accanto al parco archeologico di Centocelle. Complice il vento che dai ieri soffia dalla città, con il passare delle ore le fiamme si sono estese dall'area verde alla zona di Torre Spaccata. Quattro le palazzine evacuate per precauzione in via Fadda, dopo che il fuoco ha sfiorato la tenda esterna di un balcone.
Paura tra gli abitanti del quartiere, ma per fortuna nessun ferito. "Abbiamo sentito dei botti incredibili, volavano palle di fuoco e qualcuna ha raggiunto anche il mio circolo", ha raccontato Roberto, titolare del circolo sportivo sulla via Palmiro Togliatti, a dieci metri dal fronte del fuoco. Le fiamme hanno superato la strada - chiusa al traffico - e acceso piccoli focolai anche nella struttura sportiva che gestisce da dieci anni: "Non mi era mai successa una cosa del genere, è stata un'apocalisse", la testimonianza del residente. In allerta la Protezione Civile regionale, intervenuta a supporto dei pompieri con uomini ed elicotteri e fornire supporto logistico agli sfollati. "Sono stati allertati tutti i pronto soccorso per sintomi respiratori", ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, rilanciando l'invito dei municipi coinvolti a tenere chiuse le finestre e indossare la mascherina per evitare di inalare i fumi.
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Il rogo di Centocelle - per il quale l'assessore comunale all'Ambiente Alfonsi ha escluso l'autocombustione - è stato circoscritto e messo sotto controllo in serata. Impegnati nelle operazioni di spegnimento oltre 100 vigili del fuoco con 50 mezzi, compreso lo speciale mezzo aeroportuale Dragon. In supporto anche autopompe da fuori provincia e anche da Arezzo, Terni, Macerata e L'Aquila.
Quello di ieri pomeriggio è il quarto maxi incendio a colpire in meno di un mese in città, dopo quello del 16 giugno nella discarica di Malagrotta, quello del 28 giungo sull'Aurelia - che ha coinvolto alcuni capannoni industriali in cui si trovavano bombole di gas - e quello del 4 luglio nell'area della Pineta Sacchetti e di Monte Mario. Su tutti l'ombra del dolo. "Gli incendi che hanno colpito la città in questi ultimi giorni sono una sequenza impressionante di episodi che sta mettendo a dura prova Roma e i romani" ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri. Che sulle polemiche ha poi aggiunto: "Stiamo monitorando costantemente la situazione e non sappiamo ancora se siano episodi di origine criminale o solo colposa. Non è il momento di speculazioni politiche e di divisioni. E' il tempo dell'unità".
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