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Roma, il centro diventa a pagamento. La Ztl non basta più

Martina Zanchi
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Ingressi in centro per le auto limitati e a pagamento, a partire dall’apertura della Porta santa del Giubileo 2025, e controlli stringenti sui veicoli più inquinanti, per i quali da novembre non sarà più possibile accedere alla zona verde. Le novità per Roma Capitale le ha descritte l’assessore Eugenio Patanè durante «Roma Riparte», gli stati generali della mobilità all’Auditorium Parco della Musica.

Si parte dall’introduzione della «congestion charge», un anglicismo che nasconde un balzello a carico degli automobilisti, a prescindere dalla tipologia di veicolo. L’area individuata è quella della già esistente Ztl Vam, a grandi linee poco più ampia del perimetro delle Mura aureliane. «Ci stiamo orientando su quella zona, dove abbiamo già posizionato le telecamere», ha confermato Patanè a margine del convegno. Ma sui confini precisi «siamo ancora in fase di studio».

La data di avvio però è già stata annunciata: sarà l’8 dicembre 2024, quando il Papa aprirà la Porta santa di San Pietro sancendo l’inizio dell’anno giubilare. Da quel momento in poi saranno a disposizione degli automobilisti un certo numero di accessi liberi e gratuiti in centro ma, una volta consumati, per continuare a passare bisognerà pagare una tassa non ancora quantificata. Il nuovo sistema convivrà con gli attuali varchi Ztl che, da quanto si apprende, resteranno validi. La viabilità sarà quindi organizzata a centri concentrici: più all’esterno la fascia verde, detta «low emission», ampia 204,67 kmq; poi la Vam; infine la Ztl attuale. Come dovrà comportarsi chi è già in possesso del permesso per i varchi, non è ancora chiaro. I dettagli sono rimandati a una fase successiva. L’intento della giunta, comunque, è chiaro: «Roma ha a disposizione 3,9 mld fino al 2026. Bisogna introdurre disincentivi all’abuso dell’auto privata», ha detto il sindaco. Tradotto: tenere fuori i mezzi più inquinanti e ridurre il numero delle quattro ruote che circolano dentro la città, incentivando trasporto pubblico e mobilità alternativa. I due obiettivi verranno perseguiti di pari passo. Il primo step sulla tabella di marcia di Patanè è quello diquesto novembre, quando i vigili urbani inizieranno a presidiare i confini della fascia verde in cui, già da tempo, sarebbe vietato l’ingresso a Euro 1 e 2 benzina e fino all’Euro 3 diesel (nel 2023 anche Euro 4 a gasolio ed Euro 3 alimentati con la «senza piombo» ). «Rendiamo questo divieto effettivo - spiega l’assessore capitolino - mettendo la segnaletica e facendo i controlli. Nel frattempo, sempre in fascia verde dal prossimo anno posizioniamo le telecamere». Il centro storico sarà quindi sempre più blindato. L’esempio a cui si guarda è quello di Milano, dove la «congestion charge» esiste già dal 2011. Ma la sfida vera, eterna come la Capitale, è ancora quella di fornire alternative valide a chi l’auto vorrebbe lasciarla a casa.

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