"Sofia e Vadim, due buone notizie di sanità e accoglienza", l'assessore D'Amato ringrazia il San Raffaele di Roma e il Sant'Eugenio
Due buone notizie di Sanità e accoglienza. L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, commenta così le storie di Sofia e Vadim. La prima è la bambina ucraina accolta a marzo dal San Raffaele di Roma in condizioni critiche per un attacco russo, che negli ultimi giorni è finalmente tornata a camminare. Il secondo è il 17enne, anche lui ucraino, curato al Sant'Eugenio per gravi ustioni.
La bambina ucraina arrivata a marzo al San Raffaele di Roma è tornata a camminare
"Le storie di Sofia di 13 anni che torna a camminare al San Raffaele Pisana e di Vadim di 17 anni gravemente ustionato nel tentativo di salvare la madre e ora in cura al centro grandi ustioni del Sant’Eugenio con doppio intervento chirurgico e ricostruttivo, rappresentano due esempi di buona sanità e di accoglienza che onorano la nostra regione e che stanno ridando la speranza a due storie drammatiche", ha dichiarato l'assessore della Regione Lazio. "Il mio grazie è rivolto alle operatrici e agli operatori delle due strutture per la professionalità e l’amore che stanno dimostrando nella cura e nell’assistenza. A Sofia e Vadim un abbraccio ideale”, conclude il responsabile della sanità regionale.
Martedì 7 giugno si è avuta notizia dei progressi straordinari di Sofia, arrivata al San Raffaele di Roma in condizioni critiche, dopo aver perso nella guerra tutta la sua famiglia a eccezione della nonna. Le immagini della piccola che finalmente riesce a camminare autonomamente hanno commosso tutti.