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Evasione Tari per 1,6 miliardi: a Roma uno su tre non paga la tassa. La colpa? Dell'Ama

Pier Paolo Filippi
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Più di un utente su tre a Roma non paga la Tari. E la colpa non è solo di cittadini e commercianti morosi, ma anche dell'amministrazione che gestisce «allegramente» il processo di riscossione provocando danni per miliardi alle casse pubbliche. Per la precisione, solo lo scorso anno la mancata riscossione della Tari è costata al bilancio capitolino, quindi ai contribuenti, ben 1,62 miliardi di euro. A lanciare il «j'accuse» è stata Silvia Scozzese, titolare dei conti pubblici di Roma capitale, ieri in Assemblea capitolina presentando i dati del rendiconto di bilancio 2021. «La capacità di riscossione dei tributi che pesa sul bilancio del Campidoglio per quanto riguarda la Tari si ferma al 34 per cento», ha spiegato Scozzese. Una cifra consistente, ha aggiunto, «che vale 1,62 miliardi di accantonamento a fondo del 2021 per 1,6 miliardi di residui attivi accertati e non spesi». Un «buco» nelle entrate, ha chiarito l'assessore che «crea la sofferenza nella gestione della città» e per questo, ha auspicato, «entro l'anno dobbiamo avere un sistema che parta e dia risposte immediate».

 

 

La colpa della situazione, ha precisato Scozzese incalzata dai rilievi delle opposizioni, non è tanto dei cittadini quanto dell'Ama, che gestisce la riscossione della Tari. «Non ho detto che i romani non vogliono pagare -ha spiegato - è che spesso non arriva proprio la bolletta e dobbiamo cambiare tutto il sistema di riscossione». Ma il sistema fa acqua da tutte le parti. Non ci sono infatti solo i mancati incassi della tariffa sui rifiuti. La riscossione delle multe di ogni tipo, da quelle elevate dai vigili per violazioni del codice della strada a quelle ad esempio irregolarità nelle occupazioni di suolo pubblico, va anche peggio. In questo caso, la riscossione si ferma al 20%, ha detto l'assessore al Bilancio, ovvero viene saldato un verbale su cinque. E anche in questo caso, i danni ogni anno perle casse comunali valgono tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro.

 

 

In tema di bilancio, ieri in aula Scozzese ha anche annunciato che la prima variazione al bilancio del Campidoglio, che verrà licenziata nel 2022, prevederà 245 milioni di euro in più peri Municipi e i dipartimenti nel titolo degli investimenti. «Nella parte vincolata abbiamo 1 miliardo e 351 milioni di risorse destinate a obiettivi precisi, saranno messe a disposizione dei Municipi con la prima variazione tecnica dopo l'approvazione del rendiconto - ha spiegato - Una parte di queste risorse sono state utilizzate già a novembre come avanzo presunto, la parte libera vale 245 milioni ed è tutta destinata a investimenti. Con la prima variazione ci saranno 245 milioni per dipartimenti e municipi».

 

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