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Bar e locali di Roma provano a salvare la notte: l'autodifesa della movida e gli steward

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Damiana Verucci
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Pronti a scendere in strada, uscire dai locali e presidiare le zone dove la mala movida è in agguato. Sono gli steward, 120 già collaudati e in servizio ai locali, che Confesercenti Roma vuole munire di pettorina uguale per tutti, in modo da renderli facilmente riconoscibili e piazzarli come primo test a San Lorenzo, Trastevere e San Giovanni in Laterano. La mossa è astuta da parte delle associazioni di categoria. Per evitare che il Campidoglio, che ha promesso mesi fa una stretta per evitare il caos notturno legato alle bevute troppo facili da parte soprattutto dei giovani, metta anche gli esercizi pubblici nel calderone dei locali soggetti a chiusure e restrizioni, ecco che gli steward diventano realtà e vengono annunciati come la soluzione almeno a parte dei problemi. Del resto erano stati proprio loro al centro della «trattativa» tra assessorato al commercio ed esercenti dopo il provvedimento di chiusura anticipata dei minimarket, inizialmente in due Municipi e poi in altri due.

 

 

Per evitare che scattasse subito la chiusura anticipata dalle 3 di notte alle 2, gli esercenti si erano dichiarati disponibili a collaborare con l'Amministrazione mettendo in campo proprio gli steward. Una proposta che era piaciuta all'assessorato al Commercio, tanto da lasciare indisturbati i titolari dei locali nella prima fase delle restrizioni in cui invece sono caduti minimarket ed esercizi alimentari. «Abbiamo però chiesto che questo personale in servizio ai locali, non avendo poteri di fermo, possa interagire in modo facile e veloce con le forze dell'ordine - spiega Claudio Pica, Presidente Fiepet Confesercenti - in modo che di fronte ad eventi in cui ci sia bisogno dell'intervento di polizia o carabinieri, non si perda troppo tempo».

 

 

Fiepet pensa a un numero dedicato mentre si sta ragionando anche sull'ipotesi di un'intesa tra più locali di una piazza o di una via per mettere in campo un servizio più puntuale e meglio coordinato. Se questo basterà a evitare ai locali la chiusura anticipata o restrizioni peggiori sarà deciso a breve. A fine mese scadrà l'ordinanza che riguarda i minimarket e il Comune dovrà decidere se sospenderla, ipotesi però piuttosto improbabile, o estenderla invece a tutto il territorio capitolino.

 

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