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Roma, sequestrata e stuprata nel bed&breakfast a Borghesiana: tre albanesi a processo

Valeria Di Corrado
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Sarebbe dovuta essere una serata tranquilla al pub con gli amici. Invece la sera del 2 ottobre 2020 si è trasformata in un incubo per l'allora 27enne Carmela (nome di fantasia). Secondo la Procura di Roma la ragazza italiana è stata violentata in un bed&breakfast in zona Borghesiana da due albanesi che all'epoca avevano 28 e 23 anni, con il concorso morale di un terzo albanese accusato di "aver intimorito" la vittima "informandola del fatto che" uno dei due connazionali "fosse un fuggiasco". In questo modo, "agevolava - si legge nel capo d'imputazione - la commissione del reato di violenza sessuale di gruppo commesso" dagli altri imputati. Ora tutti e tre saranno giudicati con il rito abbreviato davanti al giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Roma.

Carmela era stata invitata da una sua amica e dal ragazzo di quest'ultima (ora accusato di concorso morale nello stupro) in un pub su via Borghesiana. In quella circostanza ha conosciuto gli albanesi che poi avrebbero abusato di lei. I due sono accusati anche di sequestro di persona perché, secondo la ricostruzione del pm Fazi, "la privavano della libertà personale": dapprima le avrebbero sottratto le chiavi della sua auto, poi, dopo averla fatta salire a bordo, l'avrebbero condotta in un bed&breakfast, e qui rinchiusa in una camera da letto, allo scopo di violentarla. Carmela avrebbe subito più quattro diversi rapporti sessuali, mentre uno dei due filmava lo stupro con il suo cellulare.

Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Frascati hanno consentito d'individuare i presunti responsabili, per i quali la procura aveva chiesto una misura cautelare, poi rigettata dal giudice delle indagini preliminari. Ora sarà il gup, nella prossima udienza, a fare chiarezza su questa vicenda.

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