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Incendio di cassonetti, un 50enne finisce in manette. Fermato per furto poi la scoperta durante il controllo

Luca De Lellis
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La folle moda di dare fuoco ai cassonetti, a Roma, ha trovato un altro protagonista. A conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri della Stazione Roma Città Giardino hanno arrestato un cinquantenne italiano, residente a Ladispoli, con una fedina penale non certo immacolata. L’uomo è fortemente indiziato per aver commesso due reati: incendio e furto aggravato. È stato infatti fermato dai militari in viale Jonio mentre guidava un monopattino in relazione a un furto messo a segno pochi minuti prima in un negozio di casalinghi. Ma un sistema di combustione artigianale rinvenuto durante i controlli lo ha ricondotto agli incendi.

Infatti, visto l’inasprimento di episodi di roghi dolosi di cassonetti dei rifiuti verificatosi nell’ultimo periodo nella zona, i Carabinieri hanno avviato una serie di accertamenti che, tramite l’utilizzo delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno evidenziato diversi segnali di colpevolezza del cittadino della località marittima laziale. L’uomo sembra apparire in due incendi, entrambi appiccati a fine marzo intorno a via Ugo Ojetti, in quanto vestiva indumenti molto simili a quelli da lui indossati durante la perquisizione.

Il 2 aprile scorso, il fermo a carico del cinquantenne è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Roma che, al contempo, gli ha vietato un suo eventuale ritorno nel comune capitolino. L’indiziato, al momento, si trova nel carcere romano di Rebibbia.

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