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Trastevere, fontana intasata da bottiglie di alcol allaga la scalinata. Movida fuori controllo

Luca De Lellis
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In un modo o nell’altro le notti romane, in particolare in determinate zone di assembramento giovanile, spesso finiscono per prendere una piega violenta e irrispettosa nei confronti dell’ambiente circostante. Nell’ultimo fine settimana si sono registrate scene di impensabile degrado nella zona di piazza Trilussa, quartiere Trastevere, dove poco dopo la mezzanotte di sabato l’acqua ha cominciato a strabordare dalla fontana dell’Acqua Paola. Non dal nulla, ovviamente. Nella vasca è stato gettato qualsiasi tipo di rifiuto, come un vero e proprio cestino della spazzatura. I buchi di scarico hanno smesso di funzionare a causa del loro intasamento e, dulcis in fundo, il liquido ha invaso la scalinata di uno dei luoghi più frequentati dalla movida capitolina.

Non solo: nei fiumi di alcol, la violenza di chi non sa gestirlo spopola. Nella scorsa settimana dei ragazzi tunisini avevano rapinato e violentato un giovane, abusando sessualmente anche della madre. Due persone erano state ferite, sempre a Trastevere, da un adolescente cileno sotto effetto di droghe e armato di coltello. Eventi a cui si sono aggiunte mega risse scoppiate davanti alle discoteche, come accaduto a Testaccio, o di fronte ai locali dove i ragazzi si recano per bere, scene verificatesi nella zona di piazza Bologna.

Questo week end, come già anticipato, non è stato da meno. A San Lorenzo, nella serata di sabato, i carabinieri hanno fermato circa 250 persone. Inoltre, nella zona di Campo de’ Fiori è stato bloccato tempestivamente un festino abusivo condito da musica a tutto volume. Per concludere, sono stati multati cinque minimarket, rei di essere rimasti aperti anche dopo le 22 violando così l’ordinanza comunale, uno dei rari provvedimenti intrapresi per provare a porre fine a questa situazione insostenibile, insieme al divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 23.

Questa deriva ha causato apprensione nell’amministrazione romana e, per tale motivo, l’argomento è stato all’ordine del giorno dell’ultimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, andato in scena venerdì scorso. L’analisi dei risultati dei servizi contro la "malamovida" tra febbraio e marzo ha portato al conteggio di circa 6.600 persone controllate dalle forze dell’ordine, nonché oltre 500 esercizi commerciali, di cui una trentina chiusi temporaneamente. Gli episodi di follia accaduti in queste ultime notti fanno però incrementare la necessità di ulteriori sanzioni, anche in considerazione della contiguità della stagione estiva. Tuttavia, nessun tipo di misura è in grado di arginare la maleducazione e la violenza.

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