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Solite feste con la monnezza in strada. Storace: i romani aspettano il miracolo di Raggi e Zingaretti

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A rovinare ancora di più le feste dei romani sono arrivati, come di consueto, cassonetti pieni e rifiuti in strada. "Santa Virginia, ma quale miracolo dobbiamo aspettare a Roma per veder portare via la monnezza che si accumula da giorni? Ma proprio non ci riesce il Campidoglio a ripulire la città? Ci devono pensare i cittadini?", è la "preghiera" del vicedirettore de Il Tempo, Francesco Storace, sul sito 7Colli. 

"Siamo alle solite, con le festività rovinate non solo dalla clausura in casa – pretesa, voluta, imposta dal governo Conte – ma pure con il tristissimo spettacolo di un’immondizia che ormai dilaga lungo le strade. E’ evidente che ci si chieda dove siano nascosti gli amministratori della Capitale e non solo - scrive Storace - Basta girare, approfittando del colore arancione fissato con i soliti decreti, per ammirare lo stato dei cassonetti. Pieni come mai li abbiamo visti e una marea di sacchetti attorno a fare da decorazione. Che abbiamo fatto di male, oltre che pagare tasse? Virginia Raggi e Nicola Zingaretti ce la fanno a prendere una decisione di comune accordo per porre fine a questo scandalo?".

 

Storace poi snocciola i numeri del disastro. "Ieri ci hanno colpito alcuni dati diffusi dall’associazione di consumatori Aduc. Li ha elencati Primo Mastrantoni, che certo non ha le stesse informazioni della sindaca e del governatore. Da Roma il 71% dei rifiuti organici vanno nel nordest: ci costa 21 milioni di euro. Mastrantoni, da antico ambientalista, aggiunge anche i costi dell’inquinamento da Tir…".

Il risultato? "A Roma paghiamo 280 euro l’anno per la Tari (in media). A Milano se la cavano con 210. L’Irpef, tra Campidoglio e regione Lazio, è la più alta d’Italia. Termovalorizzatori? Manco a parlarne. Il risultato è che a Roma sono trattati solo il 15% dei rifiuti propri. Berlino è al 99, Parigi al 95. Lì fanno politica, qui solo propaganda".

"I signori che governano la monnezza romana ripetono a pappagallo il ritornello della raccolta differenziata. Ma ha ragione lo stesso Mastrantoni: “Non hanno chiara la scelta: l’alternativa ai termovalorizzatori non è la raccolta differenziata, ma la discarica: in sostanza, o termovalorizzatori o discarica - conclude Storace - Non se ne esce da questa scelta ma, la Raggi e Zingaretti, si affidano alle chimere. Il risultato è che Roma è sommersa dai rifiuti che i cittadini pagano in termini di degrado e di maggiori costi economici e ambientali”. Appunto, paghiamo noi. Ma il miracolo di toglierci la Monnezza dalle strade non lo fa nessuno".

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