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Sgomberata la sede degli ultras laziali, via il murales di Diabolik e la panchina dell'omicidio

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Sequestrata questa mattina dagli agenti della Digos di Roma la sede degli Irriducibili Lazio al 47 di via Amulio, nel quartiere Tuscolano. La liberazione dei locali di proprietà dell’Inail e occupati da decenni dagli Ultras Lazio, era stata chiesta a settembre scorso anche dal sindaco di Roma Virginia Raggi.

Il Municipio VII si era astenuto sulla mozione che ne proponeva lo sgombero, in quanto la Presidente aveva inviato note di richiesta a Prefettura e Capidoglio. L’attività richiesta dalla mozione era avviata anche con il tavolo Antifascismo che lavorava già su questi temi.

Anche la madre e la sorella di Fabrizio Piscitelli, noto alla tifoseria ultras della Lazio come Diabolik, si sono presentate davanti alla sede degli Irriducibili Lazio di via Amulio. I parenti di Diabolik erano presenti nel momento in cui dalla sede è stata portata via la panchina su cui si trovava Piscitelli il 7 agosto scorso, quando venne ucciso in un agguato.

Non appena ultimati i lavori dello sgombero della sede degli Ultrà della Lazio, un operaio ha coperto con la vernice bianca il disegno di Diabolik, in onore di Fabrizio Piscitelli, capo degli ultras della Lazio ucciso nell’agosto del 2019, sulla serranda al fianco dell’ingresso dei locali liberati. Sul posto è rimasto un nutrito gruppo di agenti di polizia ma non si sono registrati disagi nè malumori dall’inizio delle operazioni.

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