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Fermato dalla polizia perché porta a spasso i cani. Fabio Schiuma bloccato dal coprifuoco

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Uscire con il cane dopo le 22 "non è consentito, non è una necessità". Con queste parole una volante della Polizia di Stato ha fermato ieri sera poco prima delle 23, in via Cola di Rienzo, l'esponente di Fratelli d'Italia e da svariati anni consigliere capitolino, Fabio Schiuma. "Armato" infatti di mascherina e con al guinzaglio Mino e Lulù, due trovatelli che il fondatore del movimento Riva Destra ha tolto dalla strada e preso in casa, è infatti uscito per la consueta passeggiata nelle strade limitrofe alla sua abitazione, "come faccio da anni e continuerò a fare, decreto o non decreto" - ha raccontato a Il Tempo inviando anche il video della diretta fatta sul suo profilo Facebook, compreso il fermo da parte delle forze dell'ordine.

 

 

"Avevo anche visto in tv il portavoce dell’associazione funzionari di polizia Gerolamo Lacquaniti rispondere durante la trasmissione di Rai3, Chi l’ha visto?, a una spettatrice che chiedeva se può portare il cane a fare i bisogni a mezzanotte perché «prima lui non ce la fa, è abituato così», racconta Schiuma. «Credo si possa usare il buonsenso - ha risposto Lacquaniti - ci troviamo con la mascherina, nei pressi dell’abitazione…Noi non siamo a caccia di colui che per poco vìola il regolamento».

E cosi è stato effettivamente anche quando lo hanno "intercettato" gli uomini in divisa. Nel video anche altre persone hanno raccontato a Schiuma, con la dovuta distanza, la loro motivazione per la loro presenza in strada, anche senza cani al guinzaglio: chi per andare a comprare le sigarette finite e chi per fare una camminata perché le palestre sono chiuse. "E ora Conte, dopo aver sottovalutato all'inizio il Covid, non aver fatto nulla durante la tregua estiva, vuole decidere lui quali siano le necessità delle persone? Ieri sera non c'erano assembramenti e io i miei cani li continuerò a far uscire ogni sera prima di andare a dormire".

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