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Il Tempo smaschera il pasticcio della Raggi sullo stadio e scatta la lite Comune-Regione

Fernando M. Magliaro
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C’è voluto un articolo de Il Tempo per rimettere in moto l’iter di approvazione del progetto Stadio della Roma fermo da inizio agosto in un limbo di scartoffie e burocrazia.

Poco fa, dopo 80 giorni di attesa, il Campidoglio annuncia che la Raggi, in qualità di sindaco della Città Metropolitana, ha firmato il testo dell’Accordo di collaborazione con il Comune sui lavori di ampliamento, adeguamento e unificazione della via del Mare con la via Ostiense come previsto nel progetto Stadio. Resta invece aperto il caos con la Regione. 

Oggi, Il Tempo spiega come la delibera comunale 162, che contiene il testo dell’Accordo con la Regione per l’utilizzo dei 45 milioni di euro di contributo costo di costruzione che la Roma pagherà al Campidoglio e da destinarsi al trasporto pubblico, sia in realtà priva di reali effetti: non c’è l’accordo. Quindi, di fatto, è un atto che si può definire unilaterale. Insomma, per sposarsi occorre essere in due e qui uno dei due, la Regione, non c’è.

A testimonianza c’è un’email, scritta il 5 agosto scorso alle 18.35 dal vicedirettore generale del Comune, Roberto Botta, e indirizzata ai suoi corrispondenti regionali e, per conoscenza, alla direttrice del Dipartimento Mobilità, Caterina Cirillo.

Sinteticamente, in questa email, Botta scrive che non c’è tempo per affinare i testi, che il Comune deve andare in Giunta e che se ci fossero problemi si può sempre deliberare di nuovo.

Durante la conferenza stampa sul progetto per lo Stadio Flaminio, la Raggi risponde a Il Tempo: “In Città Metropolitana gli atti sono pronti e li firmerò a breve. Per quanto riguarda la Regione Lazio, le modifiche sono state interamente concordate e, quindi, ora attendiamo la loro firma”.

Passa un’oretta e arriva la risposta della Regione che conferma parola per parola quanto Il Tempo ha scritto: “In merito alle affermazioni del sindaco Raggi sulla variante urbanistica relativa al progetto dello Stadio della Roma, si precisa che la Regione Lazio, come da corrispondenza fra gli Uffici di Roma Capitale e le strutture regionali competenti datata 5 agosto 2020, ha sottolineato come non sussistessero ancora le condizioni per arrivare ad un accordo che potesse essere votato dalla giunta regionale e che ci fosse la necessità di approfondimenti tecnici da elaborare in sede congiunta. Alla richiesta di agosto della Regione non è mai seguita una risposta ufficiale da parte di Roma Capitale”.

Un paio d’ore e controreplica il Comune: “La Regione Lazio confonde lo schema di Accordo di collaborazione tra Roma Capitale e Regione Lazio per la realizzazione dello Stadio di Tor di Valle, al quale oggi si è riferita la sindaca Virginia Raggi, con l’approvazione della Convenzione Urbanistica. La Giunta regionale, infatti, deve ancora approvare lo schema di Accordo di collaborazione finalizzato al potenziamento delle infrastrutture di trasporto pubblico locale, in particolare della linea ferroviaria Roma-Lido. Si tratta di un atto propedeutico alla Convenzione Urbanistica. Inoltre, ad oggi gli eventuali approfondimenti tecnici di cui parla la Regione Lazio non risultano essere stati segnalati dalla stessa. Roma Capitale ad agosto scorso ha approvato due delibere necessarie e propedeutiche all’approvazione del provvedimento finale relativo al progetto del nuovo stadio a Tor di Valle, ovvero la Convenzione Urbanistica che dovrà essere sottoscritta tra Roma Capitale e il soggetto attuatore. Si rende noto inoltre che la Sindaca della Città Metropolitana di Roma Virginia Raggi ha firmato questo pomeriggio la delibera con lo schema di Accordo di collaborazione tra Roma Capitale e Città Metropolitana di Roma relativo all’adeguamento del progetto definitivo dell’unificazione della via del Mare e della via Ostiense, nel tratto tra il GRA e il cosiddetto Nodo Marconi”.

Una precisazione che, a parte la questione semantica, non fa altro che confermare la assenza dell’accordo con la Regione. 

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