Notte d'inferno a Roma: 12 fermati a Piazza del Popolo, ora la polizia presidia Prati
Un'altra notte d'inferno a Roma. Sono 12 i fermati per gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine durante la protesta di Roma a Piazza del Popolo, dove le frange estremiste hanno scatenato una guerriglia urbana con cassonetti rovesciati e lancio di petardi.
Disperso il gruppo di infiltrati nel corteo partito pacificamente da piazza Cavour e finito con i disordini in piazza del Popolo, è il quartiere Prati ora ad esser presidiato dai reparti mobili di polizia, carabinieri e guardia di finanza oltre che da un elicottero dall’alto.
Decine le pattuglie della Polizia Locale dei Gruppi Trevi, Prati, Parioli e Sapienza impegnate per le diverse manifestazioni che si sono svolte oggi a Roma nelle aree circostanti a piazza Cavour, piazza del Popolo e in via XX Settembre, dove si è svolto un sit-in all’altezza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Si è trattato di una sorta di flash mob; una chiamata a manifestare contro le limitazioni per arginare la diffusione del Covid, promossa attraverso i social dall’estrema destra per dare appuntamento ai manifestati alle 19 in Piazza del Popolo a Roma. Un modo per tentare di cogliere di sorpresa le forze dell’ordine che, invece, puntuali si sono presentate in forze. Alle 19.30 circa, i manifestanti che si sono radunati, dopo aver dato alle fiamme alcuni cassonetti, hanno tentato di sfondare il cordone di polizia che presidiava via di Ripetta. Cinque minuti di tensioni, poi i manifestanti hanno desistito.
Lanci di bottiglie e bombe carta contro le forze dell’ordine, oltre ai soliti danni arrecati a scooter e mezzi parcheggiati in prossimità dei luoghi della protesta. Gli agenti hanno risposto con lacrimogeni impedendo ai manifestanti, un centinaio in tutto, di dilagare nelle strade del centro.
(foto Francesco Benvenuti)