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L'urlo degli infermieri: tamponi o rischiamo di infettare i malati

Sos del sindacato Nursind. 200 sanitari contagiati a Roma

Grazia Maria Coletti
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"Tamponi periodici a infermieri, medici e personale sanitario altrimenti rischiano di diventare untori". Sos del sindacato Nursind mentre aumentano i casi di personale sanitario contagiato da Coronavirus: circa 200 casi da inizio ottobre negli ospedali di Roma, anche in terapia intensiva. "Il punto è che i tamponi si fanno solo quando ci sono stati contatti con i positivi al virus mentre quello che noi chiediamo è di monitorare costantemente il personale sanitario con tamponi ogni 15 giorni" dice Stefano Barone, segretario provinciale Roma del sindacato Nursind. "La Regione lazio - prosegue Barone - voleva imporci il vaccino antinfuenzale quando invece - continua - non c’è nessuna evidenza scientifica che porti vantaggio nella protezione dal Covid, e invece non tutela il personale sanitario attraverso tamponi costanti per evitare che gli asintomatici contagino i colleghi e gli stessi malati di cui si occupano. Come del resto è già successo nella prima fase emergenziale, dove i focoai - conclude il segretario provinciale Nursind - si sono accesi all’interno delle stesse strutture sanitarie. E temiamo che questo stia avvenendo ancora adesso».

«Oggi sembra che tutti caschino dalle nuvole - dice Stefano Barone, segretario provinciale Nursind Roma - ma

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