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Coronavirus, sui tamponi in arrivo la sentenza del Tar: sanità pubblica o spazio ai privati?

La decisione del Tribunale sulla guerra tra l'assessore D'Amato e il San Raffaele per accreditamento e tamponi "liberi"

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E' il giorno del giudizio sulla guerra dei tamponi "liberi": sanità pubblica o spazio anche ai privati? E' attesa per oggi la sentenza del Tar che dovrà chiarire definitivamente se anche la revoca dell'accreditamento del San Raffaele di Rocca di Papa da parte della Regione Lazio sia stato un atto legittimo. 

“È la prima volta - denuncia il presidente della San Raffaele Spa, Carlo Trivelli - che ci troviamo davanti a una Giunta che vieta di fare i tamponi a chi ne ha fatto richiesta; che immette pazienti positivi all’interno delle Rsa e dei reparti in cui vengono assistiti malati terminali, attribuendo poi la colpa della diffusione dei contagi agli operatori della Sanità privata o pubblica. Anche su questo punto sta indagando la Procura”. E aggiunge: “E' vergognoso e subdolo il modo con cui l’Assessore cerca di influenzare, attraverso l’opinione pubblica, il Tar del Lazio e i suoi Giudici. Come singolare è del resto il fatto che lo stesso non pubblichi invece i dati dei reali casi covid, relativi a tutte le strutture del Lazio e alla loro provenienza da altre strutture regionali, sia pubbliche che private”.

La dichiarazione del presidente della San Raffaele Spa arriva dopo quella dell'assessore regionale  alla Sanità di Stato, Alessio D'Amato che ha lanciato accuse pesantissime tentando di condizionare il lavoro dei magistrati amministrativi. “Non può non censurare il tentativo di voler mettere la corda al collo con giudizi sommari, come si faceva nel Far West, provando una maldestra azione per distogliere l’attenzione da altre questioni giudiziarie, per le quali non ha ritenuto di dover chiarire la sua posizione” denuncia Trivelli.

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