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Sabrina Ferilli: non ho motivi per non rivotare la Raggi

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«Ad oggi non ho motivi per cui non rivotare la Raggi». La pensa così l’attrice Sabrina Ferilli che, intervistata da Andrea Scanzi e Luca Sommi durante la Festa de "Il Fatto Quotidiano", si sofferma sulla sindaca di Roma Virginia Raggi a fronte della decisione di quest’ultima di ricandidarsi. «Io penso che non c’è stato un tracollo di Roma. Roma, però, si è spenta e questa è una responsabilità di chi amministra questa città - non ci gira attorno la Ferilli - Le strade non sono tutte a posto. Io abito nel quartiere Prati ed è un delirio. Va detto, però, che lo era anche molto prima che arrivasse lei. Poi c’è il problema dell’immondizia che è presente, ma non è assolutamente la prima volta che lo vedo, anzi. Vedo piuttosto che c’è la volontà di rimettere Roma in piedi e di andare alle radici dei problemi di questa città: la discarica, i debiti. Noi romani paghiamo tra le tasse più alte anche per via del commissariamento che non è certo colpa della Raggi».

E allora perché c’è stato un tiro alla Raggi? «Beh un po' lo collego a questo periodo. Un periodo in cui la politica sta facendo molto male a se stessa per questa modalità incivile in cui si muove, per questa incapacità di rappresentare la complessità delle cose. C’è una continua corsa alla semplificazione, così lontana dalla vita reale e dai problemi. Nulla è più faticoso e articolato di gestire la vita degli altri, la quotidianità. Per cui un pò dipende da questo, dalla caccia contro l’avversario. Poi - continua la sua analisi - c’è stato tutto quell’apporto di gossip vergognoso che riguarda tutti ma sulle donne si fa molto più pruriginoso e questo proposito io penso che entrare nella vita privata delle persone, in ogni caso, sia un reato. La raggi, inoltre - secondo la Ferilli - è stata massacrata anche perché non veniva da trafile politiche e ha pagato anche questo scotto e cioè il fatto che venisse dalla società civile. Un’avvocatessa. E questo per la politica è inusuale e pericoloso».

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