Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Roma, migranti col Covid negli alberghi a 3 stelle

Antonio Sbraga
  • a
  • a
  • a

“Un gran bel tre stelle, fatto apposta per noi”, canta Francesco De Gregori. E anche la Prefettura di Roma non intende scendere sotto questo standard qualitativo nei criteri della selezione per la nuova “indagine esplorativa volta all’acquisizione di manifestazioni d’interesse per il servizio di ospitalità ai migranti in quarantena”. Ossia coloro che risultano positivi al tampone Covid-19: vanno messi in isolamento, però in sistemazioni che siano almeno tristellate. Perché “oggetto dell'appalto è il servizio di ospitalità di un numero complessivo di 100 migranti presso idonee strutture alberghiere o altre strutture ricettive presenti sul territorio della provincia di Roma, con classificazione minima per le strutture alberghiere di tre stelle”. E non solo tristellata: la struttura dovrà avere almeno 50 camere a disposizione. Perché “l’operatore che intende partecipare alla presente procedura - avverte il bando della Prefettura - può assicurare la copertura di un numero inferiore di posti, purché con un minimo di 50”. E, siccome il “servizio di accoglienza riguarderà migranti, i quali, per varie ragioni ed in osservanza delle misure governative di contenimento e contrasto alla diffusione di Covid-19, devono trascorrere il prescritto periodo di isolamento obbligatorio. Le strutture proposte dovranno consentire l'accoglienza in camere singole”.

Per questo motivo servono strutture ricettive con non meno di 50 camere, considerato anche che “l’alloggio deve essere ad uso esclusivo dell’utente in quarantena ed è fatto divieto assoluto di ricevere visite”. I gestori delle strutture ricettive che si aggiudicheranno l’appalto dovranno fornire anche i seguenti servizi: “manutenzione ordinaria delle stanze, reception/vigilanza H24 (per qualsiasi emergenza), 7 giorni su 7 e fornitura di saponi da bagno e carta igienica secondo le necessità”. Le manifestazioni di interesse dei titolari delle strutture ricettive intenzionate a partecipare alla gara dovranno far pervenire alla Prefettura di Roma le loro offerte “entro e non oltre le ore 12 del 7 settembre”. Il prezzo a base di gara “è pari ad € 30,00 pro-capite giornaliero al netto di IVA, se dovuta. Al prezzo verrà applicato il ribasso percentuale unico offerto dal concorrente”.

Quindi, sulla base del fabbisogno presunto di 100 posti destinati all’ospitalità, “il valore dell'appalto è stimato in € 90.000. Tale importo deriva dal prezzo a base di gara e per la durata di 30 giorni dal 16 settembre al 15 ottobre 2020. Si precisa- conclude la Prefettura- che il suddetto importo è meramente indicativo in quanto l'ammontare definitivo sarà determinato sulla base delle prestazioni effettivamente erogate”. Anche perché “il servizio dovrà essere garantito presumibilmente fino al 15 ottobre 2020, fatte salve eventuali proroghe necessarie all'evoluzione dell'emergenza epidemiologica in atto. La Prefettura si riserva di verificare la corrispondenza delle strutture che verranno messe a disposizione per l’ospitalità dei migranti ai requisiti richiesti anche mediante apposito sopralluogo”.

Dai blog