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Roma brucia da Monte Mario al litorale. Tutti contro la Raggi: verde senza manutenzione

Massimiliano Gobbi 
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Una serie infinita di incendi mette in ginocchio la Capitale e la sua provincia.  Un grosso incendio è scoppiato nuovamente a Monte Ciocci, nella Riserva naturale di Monte Mario, in via Domizia Lucilla. Alte fiamme hanno minacciato alcune abitazioni, fumo nero e denso hanno interessando le abitazioni dei quartieri Prati e Balduina. Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco del comando di Roma, 2 autobotti, il carro autoprotettori e i Dos per la bonifica dell’area coinvolta. Presenti anche  i moduli della protezione civile, le forze dell’ordine e gli agenti del I Gruppo Prati della polizia locale di Roma Capitale che hanno chiuso a scopo cautelativo piazzale Ammiraglio Bergamini. Interdetta alla circolazione anche via Simone Simoni da Largo Bartolomei. Solo pochi giorni fa, il 30 luglio era divampato un altro grosso incendio che aveva impegnato i soccorritori per diverse ore. In quel caso a prendere fuoco fu una vasta aera del parco Monte Ciocci compresa fra la Balduina e Valle Aurelia con le fiamme che si concentrarono fra via Anastasio II e via Pietro De Cristofaro. 

Un'altro incendio, invece, è scoppiato in via Cassia all'altezza della località Le Rughe intorno alle 12 di oggi. Le fiamme  hanno coinvolto le aree circostanti compreso  un vivaio  al civico  2430. Alcuni residenti sono stati  evacuati e affidati  al personale di Roma Capitale per trovare loro una collocazione provvisoria. Presenti  sul posto due squadre dei vigili del fuoco del comando di Roma, Dos 4 ed alcuni moduli della protezione civile.

Dulcis in fundo un maxi incendio sulla strada statale Pontina dove si registrano oltre 5 chilometri di code in entrambe le direzioni a causa di un rogo che è divampato nella vegetazione adiacente la SS148 tra Castel di Decima e Tor de Cenci.

Al momento sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile. Sul posto sono presenti anche due pattuglie della Polizia Locale, una per senso di marcia, che hanno dovuto attuare un restringimento della carreggiata in entrambe le direzioni. Al momento si circola quindi su una sola corsia per ogni senso di marcia. In direzione Roma le code partono dallo svincolo per Trigoria, mentre in direzione Latina il traffico si estende a partire dallo svincolo di via Cristoforo Colombo.

Fiamme anche sul litorale romano. Ad Ardea, in meno di 24 ore sono scoppiati tre importanti roghi. il primo è scoppiato nella serata di ieri in via Radiofaro, al civico 97, incrocio con via dei Colli Marini dove cumuli di rifiuti sono stati bruciati da nomadi senza scrupoli a ridosso di abitazioni.

Sul posto per domare le fiamme sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Pomezia. Un'altro rogo è scoppiato questa mattina in via Rieti, dove è andata a fuoco la parte esterna dei campi sportivi di calcio. Un intervento iniziato circa due ore dove sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Nemi e la protezione civile Airone. Terzo rogo in via della pescarella a ridosso da via Pontina vecchia dove sono andate in fiamme sterpaglie. Sul posto le protezioni civili Gamma 13 di Pomezia e Alfa di Aprilia. 

Se Ardea brucia, anche Pomezia non è da meno. Nella giornata altri roghi hanno colpito via prativa di Mare e  via del boschetto a Torvaianica Alta. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Pomezia, e i nuclei di protezione civile Echo e Gamma 13.

"Ribadiamo quello che stiamo sostenendo da giorni, la situazione degli incendi a Roma è preoccupante -  denuncia  Piergiorgio Benvenuti, presidente del movimento ecologista Ecoitaliasolidale - vi sono mediamente 8 roghi al giorno ed il Comune guidato dalla Sindaca Raggi invece di procedere alla dovuta manutenzione degli spazi verdi, quindi di prevenire ha come al solito rincorso l'emergenza, mettendo in campo le “sentinelle”, i volontari della Protezione Civile. Volontari che bisogna lodare per il loro contributo d’intervento, ma chiaramente entrano in azione quando il fuoco è già in atto".

"La manutenzione dei parchi e dei giardini - continua Benvenuti -  risulta complessivamente non adeguata. Oggi, addirittura è andata nuovamente a fuoco un'area ben conosciuta per il rischio essendo già interessata dall'incendio di soli 5 giorni fa,  ma che non è stata oggetto di particolare ed ulteriore attenzione. Purtroppo anche per il rischio incendi estivi nella Capitale con l’attuale amministrazione a 5Stelle, non vi è  una programmazione adeguata e come negli anni passati e si stanno rincorrendo le emergenze. Stiamo vivendo un’altra estate di fuoco, mettendo in pericolo  il patrimonio ambientale, creando disagi e rischio per la salute dei cittadini.

I dati forniti dai Vigili del fuoco  dicono che nel primo semestre 2020 i roghi tra le sterpaglie sono aumentati del 156%  rispetto al medesimo periodo dello  scorso anno,  con centinaia di ettari di verde andato in fumo. 

"In queste ore, come del resto dall’inizio del periodo estivo, Il lavoro dei vigili del fuoco è continuo e incessante per gli interventi di incendi in aree verdi  di Roma e in provincia - dichiara Riccardo Ciofi segretario generale territoriale Fns Cisl Roma Capitale - Nonostante il potenziamento del dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco non riusciamo a terminare un incendio che le squadre operative devono correre da una parte all’altra della provincia in soccorso dei cittadini in pericolo. La situazione è divenuta molto complicata per i pompieri ed una delle cause che comportano questo surplus di lavoro è dovuta proprio alla mancanza di cura, nei mesi precedenti, delle aree verdi della capitale e della provincia. Necessario un confronto serio e responsabile con il comune e i vertici del corpo per definire un piano di attacco a questa emergenza. Attendiamo risposte concrete dalla Raggi che si dice pronta a confrontarsi sull’argomento. Per ora nulla di più ha messo in campo".

"Nonostante il potenziamento del dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco non riusciamo a terminare un incendio che le squadre operative devono correre da una parte all’altra della provincia in soccorso dei cittadini in pericolo - conclude Ciofi -  La situazione è divenuta molto complicata per i pompieri ed una delle cause che comportano questo surplus di lavoro è dovuta proprio alla mancanza di cura, nei mesi precedenti, delle aree verdi della capitale e della provincia. Necessario un confronto serio e responsabile con il comune e i vertici del corpo per definire un piano di attacco a questa emergenza. Attendiamo risposte concrete dalla Raggi che si dice pronta a confrontarsi sull’argomento. Per ora nulla di più ha messo in campo".

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