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Occhio all'abbronzatura post-covid

Valentina Lo Russo
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Abbronzatura post-covid, voglia di sole, la pelle di ogni età  che è sempre più esposta a rischi. E poi c'è la vitiligine, una patologia che sembra diffondersi sempre di più, legata infatti anche allo stress. Una serie di consigli e ragguagli arrivano dal Dottor Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di Fotodermatologia e Cura della Vitiligine all'Ospedale Israelitico di Roma e con un lungo trascorso all'Ifo San Gallicano:

Tanto per far subito chiarezza: il sole fa bene o fa male? e come proteggersi?

"Innanzitutto l'abbronzatura è semplicemente una risposta normale della pelle nei confronti dei raggi ultravioletti. Ciò che bisogna evitare è farla bruciare e questo accade con l'esposizione mordi e fuggi. L'esposizione deve essere assolutamente graduale".

Che cosa la gente sa ancora troppo poco dell'esposizione solare?

" Sarebbe importante educare le persone a come proteggersi dai raggi ultravioletti sia con la fotoprotezione topica (pomate) sia facendo un chekup, perché non tutti hanno la stessa necessità di usare creme, visto che ognuno ha una propria sensibilità della pelle e una propria reazione ai raggi ultravioletti. Facendo invece un test rapido, in soli due giorni si può conoscere le eventuali strategie per proteggersi in maniera corretta".

Tutti sappiamo che è bene mettersi la crema quando ci si espone al sole. Ma con quale frequenza?

"Innanzitutto bisogna ricordarsi di riapplicare la pomata almeno ogni ora, se resistente all'acqua va comunque riapplicata perché dopo 25 minuti potrebbe essere già meno attiva. Poi è fondamentale fare attenzione alle superfici riflettenti quindi acqua e sabbia. Non tutti sanno che anche il cemento o l'erba riflettono il 4 per cento dei raggi ultravioletti".

Come si possono prevenire i problemi della pelle?

"Ad esempio ci sono pazienti che hanno delle fotodermatosi (più volgarmente eritema solare), si espongono al sole e subito gli si manifestano bolle, pustole etc, qui oltre a fare il chekup dl fototipo, si possono fare i cosiddetti test di scatenamento per capire le cause del problema e quindi instaurare una terapia già in primavera per preparare la pelle all'estate.


Quali sono i rimedi quando si è già fatto il danno?

"Bisogna applicare pomate idratanti ma se la scottatura è intensa meglio usare dei cortisonici locali. Se parliamo invece dell'esposizione che perdura nel tempo (dopo i 50 anni) la pelle può andare incontro a fenomeni di foto invecchiamento anche legati alla fotocarcinogenesi, ovvero lesioni che devono essere controllate dal dermatologo".

Tutto questo vale anche per chi va fa assiduamente sport all'aperto?"Assolutamente. La cosa importante è la sinergia tra la foroprotezione topica (pomata) e la fotoprotezione sistemica (cocktail di sostanze naturali che combattono i radicali liberi, come anche le vitamine)".


Quali passi si stanno facendo per combattere la vitiligine?

"Sebbene non si sappia la causa di questa patologia, molti processi sono stati già messi in campo. Si tratta di una sorta di stress ossidativo, molto simile all'invecchiamento della pelle. E' importante stabilizzarla, bloccarla, anche in questo caso si prendono antiossidanti".

Il Covid 19 può comportare rischi per la pelle?

"Rischi tutto sommato non ce ne sono. Anzi forse questa esasperazione di detergenti e igienizzanti può portare a delle dermatiti. E' bene lavarsi le mani spesso ma basta un buon sapone".


Quali sono i prossimi progetti?

"In italia centri di fotodermatologia ce ne sono pochssimi, noi siamo il più importante. All'interno dell'isaraelitico stiamo creando un centro di fotodermatologia e cura della vitiligine, abbiamo acquistato macchinari tra i più moderni e puntiamo a diventare un centro di riferimento non solo per i pazienti ma anche per la e la sperimentazione".

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