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Laboratori, spazi espositivi e sport. Testaccio rinasce così

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Valentina Conti
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Sostituire gli insediamenti abusivi con laboratori artigiani, artistici, spazi espositivi, e concretizzare un polo per lo sport e il tempo libero in un contesto di riferimento in cui il verde costituisce la struttura portante in connessione con il sistema delle scuole su Via Galvani e Via Zabaglia e con i luoghi storici al contorno. E' l'obiettivo del concorso pubblico di progettazione "Ripensare lo spazio pubblico di Testaccio", conclusosi con la presentazione, presso la Casa dell'Architettura di Piazza Fanti, del progetto vincitore. La selezione ha interessato l'ultimo isolato a sud-est del Rione Testaccio, ambito occupato, per l'appunto, in parte dall'area dell'ex Campo Testaccio e in parte da insediamenti irregolari. A conquistare il podio è stata la realizzazione progettuale dello Studio di Architettura Sycamore S.r.l, scelta dalla Commissione di Gara "per la sua capacità di ripensare lo spazio pubblico in rapporto al tessuto circostante e di relazionarsi con le aree e le funzioni preesistenti", ha spiegato la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi, rimarcando "l'ampia partecipazione, con 50 gruppi di architetti che hanno presentato proposte". Il vincitore è stato incaricato dell'elaborazione del piano urbanistico necessario e del progetto definitivo per la creazione del nuovo "distretto".

 

 

 

Il concorso è stato promosso dal Municipio Roma I Centro, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Roma e in attuazione del Protocollo siglato tra l'O.A.R. e l'Assessorato all'Urbanistica di Roma Capitale per la diffusione dei concorsi di progettazione, per favorire il recupero di un'area collettiva di grande rilevanza nell'ambito cittadino. "Poniamo le basi per le trasformazioni del futuro - ha chiosato l'assessore capitolino all'Urbanistica, Luca Montuori - guidiamo e non subiamo il progetto e la configurazione dello spazio, che è di tutti". "Credo - ha aggiunto Montuori - che la conclusione del percorso di questo concorso rappresenti bene lo sforzo che stiamo facendo per tornare a dare all'amministrazione pubblica un ruolo troppo spesso delegato ad altri".

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