Riapre a Roma lo studio del tatuatore artista Marco Manzo: "Così garantiamo la sicurezza"
All’indomani della serrata di massa da parte di negozi e studi di tatuaggi in tutto il territorio nazionale, dovuta all’emergenza Covid-19, uno dei migliori tatuatori e piercer storici della capitale, Marco Manzo, ci racconta il post-quarantena. Proprietario da 30 anni del vero e proprio gotha del tatuaggio a Roma: il Tribal Tattoo Studio, situato in Via Cassia a Roma, Manzo, grazie alla propria esperienza pluriennale nel settore dei piercing e dei tatuaggi con il proprio know-how è sinonimo per gli appassionati del genere di sicurezza e rispetto delle norme. Primo docente in materia di igiene sul lavoro e tecnica del tatuaggio nei corsi professionali obbligatori per gli esercenti l’attività di tatuaggi e piercing in sicurezza, richiesta dal ministero della Sanità con le linee guida del 1998 sin dalla loro istituzione, ci racconta quanto sia fondamentale nell’epocale periodo storico che stiamo vivendo la sicurezza, dunque lo scegliere di affidarsi sempre a studi professionali.
“La riapertura in sicurezza è avvenuta seguendo l’Ordinanza della Regione Lazio 16 Maggio 2020 n. Z0004. Da noi le persone sanno di trovare gioielli biocompatibili in acciaio chirurgico della prima qualità, in teflon, titanio o bioplastica come da normativa UNI EN 1811:2011 che si basa sul metodo di prova di riferimento per il rilascio di nichel da tutti gli assemblati che vengono inseriti in parti perforate del corpo umano e da articoli destinati a venire in contatto diretto e prolungato con la pelle; al Tribal Tattoo Studio ogni foro è praticato con ago cannula sterile e monouso e tutto lo strumentario utilizzato, come pinze e forcipi, è sottoposto ad un procedimento di doppio ciclo di sterilizzazione a 134, in autoclave, imbustato e scartato davanti al cliente stesso”.
“Sicuramente - continua Manzo - oggi c’è maggiore consapevolezza dei rischi connessi alla pratica di tatuaggio ed a quella del piercing, che porta sempre più persone a rivolgersi a Studi autorizzati , su strada, visibili e che rispettino tutte le normative:
Purtroppo è noto che esistano moltissimi abusivi nella nostra professione: nella sola regione Lazio è stimato che , a fronte di circa 1350 Studi autorizzati, ci siano circa 20.000 abusivi, che operano in casa o strutture inadeguate, dove non possono assolutamente garantire igiene e sicurezza ed i pigmenti che utilizzano, a volte di dubbia provenienza potrebbero essere spesso privi di scheda tecnica in 16 punti e non conformi alla normativa ResAp 2008; anche i materiali con cui praticano i fori da piercing e la relativa strumentazione , potrebbero non essere sterili né monouso. Questo è un rischio elevato, poiché oltre al rischio di trasmissione di infezioni, epatiti ed aids, si aggiunge in questa fase il Covid nel caso in cui le procedure previste dall’ordinanza regionale non vengano rispettate”.
Manzo è famoso nel mondo del tatuaggio (e non solo) per il suo stile "ornamentale", premiato in oltre 75 convention nazionali e internazionli. Con Manzo collabora come resident artist Diego Censori,esperto nel realismo, nel watercolor e nel figurativo.
A proposito della legge presentata dalla Regione Lazio che definisce tatuaggi e piercing forma d'arte, Manzo afferma che "sicuramente il tatuaggio è una forma d'arte ed un autorevole linguaggio nell'arte contemporanea, ma limitarsi a pensare all'ambito artistico non è sufficiente: ben venga una legge, ne abbiamo bisogno. La Regione, per la stesura della proposta di legge, si è confrontata con l' associazionetatuatori.it , di cui anche io faccio parte come associato. La proposta di legge prevede corsi di formazione più lunghi, corsi di aggiornamento per i professionisti, regolamenta chi proviene da altre regioni o dall'estero e contrasta l'abusivismo con sanzioni amministrative e penali trattando con completezza tutti gli aspetti riguardanti il tatuaggio ed il piercing in sicurezza.Spero sia approvata e che in futuro si possa arrivare ad una legge nazionale."