I conti dell'Atac messi in salvo con i chilometri "condonati"
Il servizio di superficie ha percorso 6,6 milioni di km invece degli 8,2 previsti. Così l'azienda fa tornare i conti
Oltre un milione e 700 mila in un solo mese di «km bonus»: ecco come Atac tiene in piedi i conti. Pazienza se poi il servizio vero reso all’utenza precipita. L’importante è trovare sempre nuovi bizantinismi contabili per non andare in fallimento. Dopo un semestre di silenzio, Atac ha finalmente reso pubblici i dati sul servizio reale offerto all’utenza nei primi tre mesi del 2020. Il raffronto con i primi trimestri degli anni scorsi è impietoso, nonostante oramai siano in servizio tutti i 227 bus acquistati dal Campidoglio: per il servizio di superficie (bus, filobus, tram e bus elettrici) sono stati effettivamente percorsi 21milioni e 657mila km. Erano 22 milioni nei primi tre mesi del 2019, 23,7 nel 2018 e 23,3 nel 2017. Per le tre linee di metropolitana siamo a 2,1 milioni percorsi quest’anno sostanzialmente in linea con gli anni precedenti. Non è ancora stato diffuso il dato sulle tre ferrovie concesse (Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Giardinetti).
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Scendendo nel dettaglio, però, si notano dati nuovi. Prima della quarantena, gli autobus avevano percorso quasi 7,2 milioni di km a gennaio e 6,8 a febbraio aumentando di molto rispetto al 2019 e superando di poco i livelli del 2018 e del 2017. Su marzo invece il servizio reale crolla. Va ovviamente evidenziato come proprio a inizio marzo siano state decise le misure di quarantena. E, con l’ordinanza Zingaretti sui trasporti, venne completamente rimodulato il servizio che assunse l’orario estivo con fine corse alle ore 21.
A marzo 2020, dunque, il risultato in termini reali per chi alla fermata dell’autobus c’era nonostante la quarantena, è che fra autobus, bus elettrici, tram e filobus, il servizio di superficie ha percorso 6,6 milioni di km invece che gli 8,2 previsti con uno scostamento di un milione e 900mila km. Una perdita ingente, visto che Atac riceve i soldi dal Comune in base ai km percorsi.
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Per evitare il crollo dei conti oltre che quello del servizio, arriva in soccorso il Campidoglio che paga (con uno sconto del 25%) un eccezionale quantità di km bonus, quelli, «non effettuati per cause esogene». In un solo mese il Comune ha sostenuto Atac pagando un’aggiunta di 1 milione e 735mila km bonus (la media mensile abituale è di 151mila km bonus). Per comprendere l’eccezionalità di questo bonus, basti un dato: nell’intero 2019 il Comune ha pagato 1 milione 812mila km bonus. Praticamente il solo mese di marzo 2020 vale quasi quanto tutto il 2019.