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I conti dell'Atac messi in salvo con i chilometri "condonati"

Il servizio di superficie ha percorso 6,6 milioni di km invece degli 8,2 previsti. Così l'azienda fa tornare i conti

Fernando M. Magliaro
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Oltre un milione e 700 mila in un solo mese di «km bonus»: ecco come Atac tiene in piedi i conti. Pazienza se poi il servizio vero reso all’utenza precipita. L’importante è trovare sempre nuovi bizantinismi contabili per non andare in fallimento. Dopo un semestre di silenzio, Atac ha finalmente reso pubblici i dati sul servizio reale offerto all’utenza nei primi tre mesi del 2020. Il raffronto con i primi trimestri degli anni scorsi è impietoso, nonostante oramai siano in servizio tutti i 227 bus acquistati dal Campidoglio: per il servizio di superficie (bus, filobus, tram e bus elettrici) sono stati effettivamente percorsi 21milioni e 657mila km. Erano 22 milioni nei primi tre mesi del 2019, 23,7 nel 2018 e 23,3 nel 2017. Per le tre linee di metropolitana siamo a 2,1 milioni percorsi quest’anno sostanzialmente in linea con gli anni precedenti. Non è ancora stato diffuso il dato sulle tre ferrovie concesse (Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Giardinetti). 

 

Scendendo nel dettaglio, però, si notano dati nuovi. Prima della quarantena, gli autobus avevano percorso quasi 7,2 milioni di km a gennaio e 6,8 a febbraio aumentando di molto rispetto al 2019 e superando di poco i livelli del 2018 e del 2017. Su marzo invece il servizio reale crolla. Va ovviamente evidenziato come proprio a inizio marzo siano state decise le misure di quarantena. E, con l’ordinanza Zingaretti sui trasporti, venne completamente rimodulato il servizio che assunse l’orario estivo con fine corse alle ore 21. 

A marzo 2020, dunque, il risultato in termini reali per chi alla fermata dell’autobus c’era nonostante la quarantena, è che fra autobus, bus elettrici, tram e filobus, il servizio di superficie ha percorso 6,6 milioni di km invece che gli 8,2 previsti con uno scostamento di un milione e 900mila km. Una perdita ingente, visto che Atac riceve i soldi dal Comune in base ai km percorsi. 

 

Per evitare il crollo dei conti oltre che quello del servizio, arriva in soccorso il Campidoglio che paga (con uno sconto del 25%) un eccezionale quantità di km bonus, quelli, «non effettuati per cause esogene». In un solo mese il Comune ha sostenuto Atac pagando un’aggiunta di 1 milione e 735mila km bonus (la media mensile abituale è di 151mila km bonus). Per comprendere l’eccezionalità di questo bonus, basti un dato: nell’intero 2019 il Comune ha pagato 1 milione 812mila km bonus. Praticamente il solo mese di marzo 2020 vale quasi quanto tutto il 2019.

 

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