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Campo di Carne, botto durante l'incendio: ordigno bellico esplode tra Ardea e Aprilia

Massimiliano Gobbi
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Un ordigno bellico risalente alla seconda Guerra mondiale è esploso questa notte a Tor San Lorenzo in località Campo di Carne al confine tra Ardea e Aprilia. E' successo alle 2:30 mentre i vigili del fuoco del distaccamento di Pomezia stavano intervenendo per spegnere e bonificare l'area colpita da un incendio di sterpaglie. All'improvviso, durante le operazioni è esploso l'ordigno a pochi metri di distanza dal personale dei vigili del fuoco. La deflagrazione ha riguardato un ordigno bellico, una mina della seconda Guerra Mondiale che per fortuna non ha causato grossi danni ma ha spaventato operatori e vicinato.  A quanto pare, la carica esplosiva, ancora attiva, a contatto con il calore delle fiamme  si è attivata ed è esplosa.

In relazione all’intervento di questa notte ad Ardea , la Fns Cisl rivendica la sicurezza degli operatori vigili del fuoco: "Di fatto, ogni tipologia di intervento presenta delle insidie - dichiara Riccardo Ciofi, segretario generale Fns Cisl Roma -  alle quali tutti i vigili del fuoco sono addestrati per affrontarle, tuttavia, teniamo a precisare che durante lo spegnimento dell’incendio di sterpaglia, a pochi metri dai colleghi un vecchio ordigno bellico è deflagrato e soltanto la buona sorte ha escluso conseguenze più gravi per gli operatori vigli del fuoco. Per questo ribadiamo fortemente che la sicurezza per i vigli del fuoco deve essere sempre garantita e l’amministrazione deve fare un sforzo maggiore per fornire tutti i dpi alle squadre operative e investire nella formazione del personale”.

Meno di un mese fa, il 17 giugno sempre a Tor San Lorenzo, è stato trovato un'altro ordigno bellico risalente agli ultimi conflitti mondiali nel giardino di un residente del quartiere Nuova California in via Brenta.  Una scoperta fatta dal proprietario di casa che, alle prese con alcuni lavori in giardino, si è accorto della presenza di un ordigno durante alcuni scavi.​ ​​Sul posto, successivamente gli artificieri hanno appurato che si trattava di una proiettile di artiglieria degli anni '40, ma privo di carica esplosiva, riposto dagli artificieri e rimosso.​​​​

Settantasei anni fa la zona era popolata da divise e mezzi militari.  Soldati delle forze alleate avevano iniziato l'operazione "Shingle" nel territorio di Nettunia, ma eventi bellici colpirono l'attuale Ardea, in particolar modo la Marina e Tor San Lorenzo.​Proprio queste due località furono  teatro delle operazioni militari dello sbarco alleato angloamericano a Roma e del successivo scontro con le truppe nazifasciste. ​​Gli angloamericani arrivarono sulla spiaggia di Marina di Ardea, tra la foce della Moletta e il fiume Incastro, nell'area dove nel 1998 gli archeologi riportarono alla luce  Castrum Inui,  antica città portuale, "fortezza" dei rutuli, area archeologica di notevole importanza per l’economia e l’assetto topografico del territorio ardeatino in età antica.​​

In questa zona, militari nazifascisti,  usarono l'area a ridosso della spiaggia, come rifugio. Ad Ardea, invece, sulla rocca tufacea, era presente la quarta divisione paracadutista tedesca con i primi reparti dei Repubblichini che combattevano insieme ai tedeschi. Attraverso la città rutula passava la linea Caesar, l’ultima linea difensiva prima di Roma. E, verso il fosso di Torre Bruna e il fosso dell’Acqua Buona ci furono alcuni combattimenti tra nazifascisti e angloamericani.​​ Dopo lo sbarco, avvenuto nelle prime ore del 22 gennaio 1944 sul tratto del litorale compreso tra il Bosco di Foglino a est e la foce della Moletta a ovest,  gli alleati stabilirono una formidabile testa di ponte, sulla quale ammassarono migliaia di mezzi di ogni specie e decine di migliaia di uomini.  ​​​

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