Tor Tre Teste, i migranti occupano un palazzo e ricattano la Raggi. Roma allo sbando
La protesta di Fratelli d'Italia: sgombero subito. Salvini: è l'integrazione Pd-M5s
Periferia senza controllo e città allo sbando. Un gruppo di immigrati è salito sul tetto di un palazzo di Tor Tre Teste, periferia est di Roma, e ricatta la sindaca Virginia Raggi: casa popolare o non ce ne andiamo. Un'occupazione intollerabile per la popolazione del quartiere che è scesa in strada per protestare all’angolo tra via Davide Campari e via dei Berio, dove sorge l'edificio. È "l’ennesima ferita per un territorio che spesso è costretto a subire atti di prepotenza nel silenzio dell’Amministrazione grillina a guida Raggi e Boccuzzi”, è l'attacco di Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina, riportato dl sito di Francesco Storace 7Colli.
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“Moltissime famiglie con bambini sono in graduatoria, spesso da tantissimi anni, per poter avere una casa popolare. Invece, specie nel V Municipio, si continua con queste azioni violente nel tentativo poi di scavalcare tutti nella assegnazione degli immobili. Tutto ciò avviene con la complicità politica della sinistra e dei grillini", denuncia Figliomeni chiede lo sgombero immediato del palazzo.
Sulla vicenda è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini: "Un gruppo di immigrati sta occupando il tetto di uno stabilie a Tor Tre Teste. Residenti allarmati in strada, mobilitate Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e persino un elicottero, non vogliono scendere, ecco il loro ricatto: PRETENDONO subito l’assegnazione di una casa popolare.
Il bel modello di integrazione targato Pd-5Stelle. Povera Italia, povera Roma".
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"Se la Raggi cede a questo ricatto vuol dire che chiunque può occupare un palazzo per ricevere la casa popolare, è intollerabile. Non ne ce andiamo di qua prima che hanno sgomberato gli occupanti", dicono i cittadini in strada per protesta imn un video diffuso su Facebook da Simone Carabella.