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Tribunale minorenni Roma, la madre picchiata e costretta a prostituirsi resta senza figli. La denuncia dell'avvocato

Mary Tagliazucchi
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Nonostante sia stata ripetutamente picchiata e vessata dal compagno violento che la costringeva persino a prostituirsi ad una donna romana sono stati tolti i figli che ora vivono in una comunità fatiscente. E’ quanto denuncia in una nota stampa l’avvocato Francesco Miraglia che da tempo sta seguendo diversi casi gestiti dal Tribunale dei Minorenni di Roma, accomunati dalle drastiche decisioni e dalle evidenti contradditorietà. Proprio come quest’ultimo caso in cui la vittima si è vista togliere i figli dopo che ha osato chiedere una verifica delle condizioni in cui versa la struttura che ospita i due minori.

“Incredibile l’accanimento nei confronti di questa mamma, chiamata a vegliare sui ragazzi e sulla loro serenità, che non ha perso occasione, nei vari atti depositati in tribunale, di sottolineare che questa mamma non sia adatta ad occuparsi dei figli. Probabilmente, per una donna: picchiata, maltrattata, costretta a prostituirsi e che ha avuto il coraggio di denunciare tutto all’autorità giudiziaria per proteggere sé e i suoi bambini, non ha il diritto di essere mamma.” Dichiara nella nota diffusa alla stampa l’avvocato Miraglia.

A quanto pare più volte questa mamma romana si è dovuta recare al pronto soccorso per le botte prese dal compagno che, nel suo violento comportamento soggiogante, la obbligava a prostituirsi per pagare i suoi debiti di droga. All’ennesima violenza, la donna ha avuto la forza di ribellarsi, di denunciare tutto, rivolgendosi a un centro antiviolenza. Sperava nella ripresa di una vita normale, ma si è dovuta scontrare contro dei paradossi assurdi.

Anche in questo caso non si può che parlare di un pregiudizio nei confronti di due bambini, dall’altro lato, sono state completamente ignorate le relazioni della comunità di accoglienza, i terapeuti e quanto sostenuto dal dipartimento di salute mentale di Roma che definiscono questa mamma una persona equilibrata, con un buon rapporto con i suoi due figli.

“Com’è possibile che si ignori completamente quanto hanno subito questa mamma e questi bambini?  Com’è possibile colpevolizzare questa mamma per il fatto che questi due bambini non vogliano incontrare il padre?  Com’è possibile che nessuno si chieda il motivo per cui questi bambini hanno paura del papà? Non è accettabile colpevolizzare questa mamma, ma ancora più incredibile è che la tutrice, che ha incontrato i bambini in due anni solo per quattro volte, ha ignorato completamente le precarie condizioni della comunità in cui si trovano i bambini, ha ignorato le foto che dimostrano un ambiente malsano e inadeguato, non solo per i figli della mia assistita” è quanto  sostiene l’avvocato  Miraglia che conclude “Abbiamo presentato ricorso e siamo pronti a dare battaglia legale nel caso dovesse capitare qualcosa ai ragazzi, per l’incuria in cui vivono a causa delle scelte ingiustificate, a danno di questi ragazzi che chiedono solo di poter tornare a casa dalla madre”.

Un’altra, paradossale, storia  che vede questa mamma romana non solo vessata, picchiata e costretta a prostituirsi ma persino privata del suo bene più grande: i suoi due figli. 

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