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Coronavirus, test sierologici in 3 ospedali per cercare gli anticorpi

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Coronavirus, test siero a  15 euro circa in tre ospedali romani per sapere se abbiamo sviluppato gli anticorpi al Covid-19. «Apriranno a Roma ai cittadini alla tariffa regionale per i test di sieroprevalenza (15,23 euro) nei laboratori dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni , dell'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea e del San Camillo». Lo annuncia l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato, al termine dell'odierna videoconferenza della task force regionale per il Covid-19 con i Direttori generali di Asl, Aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù.  

Cosa sapremo dal test. L'esito dell'esame del sangue ci dirà se abbiamo sviluppato gli anticorpi al nuovo virus. Ma, nel caso di un esito positivo, il test siero non potrà darci, almeno per il momento, la tanto agognata patente di immunità, almeno fino a quando non si saprà di più al riguardo.

Una cosa importante però il test di sieroprevalenza ce lo può dire: se siamo venuti o meno in contatto con il virus. Nel caso di un esito positivo al test, poi, dovremo capire se abbiamo avuto il Covid, magari senza alcun sintomo, nel passato, oppure se siamo attualmente positivi alla malattia. Per questo sarà necessario sottoporsi al tampone, presso uno dei drive-in, senza scendere dalla propria auto, organizzato dalla Regione Lazio davanti ad ospedali e Asl, e anche presso Car di Guidonia. Ed in questo caso non dovremo pagare nulla. 

"Conoscere l'epidemia è un modo importante per affrontarla e per vincerla" ha detto questa mattina il ministro della Salute, Roberto Speranza, a proposito dell'indagine di sieroprevalenza su un campione di 150mila persone,  durante la visita  presso la sede nazionale della Croce Rossa Italiana, a Roma, il centro operativo da dove da ieri si stanno effettuando le chiamate ai cittadini per l’indagine di sieroprevalenza del Ministero della Salute e Istat, a cui collabora la Croce Rossa Italiana.

Accolto dal Presidente CRI, Francesco Rocca, il Ministro ha dichiarato: «È un’analisi nazionale su un campione di 150mila persone che ci permetterà di capire esattamente cosa è successo nel Paese sulla diffusione del nuovo coronavirus. Voglio ringraziare la Croce Rossa, i suoi volontari e l’Istat che hanno consentito questo lavoro insieme a tutte le Regioni italiane. Conoscere l’epidemia è un modo importante per affrontarla meglio e per vincerla».

«I volontari e colleghi della Croce Rossa stanno lavorando senza sosta per questo servizio importante per le nostre comunità. Se ricevete una chiamata dal numero che inizia con 06.5510 è la Croce Rossa Italiana, non è uno stalker, non è una truffa telefonica, ma è un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso", ha detto il presidente della Croce Rossa Italiana (Cri), Francesco Rocca.

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