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La scuola "Case e Campi" rischia di crollare, esposto in Procura

Cento bambini del quartiere Giustiniana costretti a migrare in altri plessi

Valentina Pelliccia
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di Valentina Pelliccia

Ad appena un mese dall'inizio delle scuole, quando si è già avviata ormai l'organizzazione familiare per accompagnare e riprendere i figli da scuola, per un'ordinanza cautelativa della Direzione tecnica del XV Municipio di Roma ben 100 bambini della scuola dell'infanzia "Case e Campi", zona Giustiniana, hanno trovato l'edificio chiuso. I Vigili del fuoco e la Polizia locale hanno fatto evacuare l'edificio di via Carlo Gherardini 69 a Roma invitando le maestre a chiamare in gran fretta i genitori. Nella serata del 23 ottobre scorso una nota del Presidente del Municipio, Stefano Simonelli, ha chiarito le motivazioni della chiusura: "La scuola è interessata da tempo da un quadro fessurativo importante e diffuso in vari locali dell'edificio, con lesioni prevalentemente a carico delle tramezzature e della muratura perimetrale". Si legge, nella apposita D.D. n.repertorio 1535/2018 emessa dal Direttore tecnico del municipio Roma XV, che "l'inagibilità della scuola dell'infanzia durerà per tutto il tempo necessario affinché vengano accertate le reali condizioni dello stabile e ripristinate, all'interno dello stesso, le condizioni di sicurezza e di igiene". Quindi, ad essere ottimisti, vari mesi. "Già dal 17 maggio 2018 - spiega il minisindaco Simonelli - su sollecito del Municipio era stato effettuato un sopralluogo dalla Commissione Stabili Pericolanti che, nella nota tecnica del 16 ottobre, ha evidenziato le problematicità che hanno portato all'evacuazione. Fatto sta che ora circa cento bambini saranno smistati su altre scuole materne dislocate tra via di Grottarossa e via Vibio Mariano con grave disagio delle famiglie". Ma l'evacuazione della scuola non è altro che la goccia che ha fatto traboccare il vaso dei tanti ritardi e disagi che hanno dovuto subire fino ad ora gli abitanti del Consorzio "Case e Campi", un vasto complesso di edilizia residenziale compreso nel XV municipio, tra Cassia e Giustiniana, con  abitazioni civili e locali commerciali, con relative opere di urbanizzazione primaria e secondaria, quindi rete stradale, impianti di acqua potabile, impianti fognari e di illuminazione con scuole e parchi verdi attrezzati, e relativa manutenzione, come stabilito dalla convenzione urbanistica  stipulata il 6 Luglio 1992 tra vari costruttori privati e il Comune di Roma. Anni di ritardi, inadempienze, costi cresciuti all'inverosimile, che hanno visto proprio la scuola materna iniziata nel 2008 aprire i battenti solo nel Novembre 2014. A raccogliere la stanchezza e la rabbia degli abitanti della zona e a dar voce alla loro richiesta di  sicurezza e garanzie si sono fatti fautori il consigliere regionale Fabrizio Santori e il giornalista e rappresentante politico Riccardo Corsetto, entrambi del partito "Lega Salvini Premier", presentando un esposto alla Procura della Repubblica che accerti gli eventuali  illeciti penali ed amministrativi  commessi nella costruzione e nel collaudo della scuola. "E' insopportabile che una scuola costruita da un consorzio di notissimi costruttori, quale compensazione "di pubblica utilità" all'autorizzazione a costruire un quartiere residenziale privato, non solo sia arrivata con anni di ritardo, ma mostri segni di cedimento strutturale dopo appena 4 anni”, sostengono Fabrizio Santori e Riccardo Corsetto. "E' evidente che la storia di Case e Campi, iniziata con una convenzione tra una cordata di costruttori e il Comune di Roma ai tempi di Veltroni sindaco, e protrattasi fino ad oggi tra mancanze e ed estenuanti proroghe (mancano ancora oggi importanti opere di urbanizzazione primaria) meriti di essere attenzionata nelle opportune sedi: Corte dei Conti, per il sospetto di danno erariale, e la Procura della Repubblica per il sospetto del dolo in costruzione e collaudo dell'edificio”. Proprio l'altro ieri, è stato presentato l'esposto alla Procura della Repubblica al fine di disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti, valutando gli eventuali profili di illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili. La scuola materna fu ispezionata in ben 16 visite di collaudo in corso d'opera tra il 23 ottobre 2001 e il 27 marzo 2013 e  nel verbale stesso viene riportato quanto segue: "In alcuni punti della scuola si riscontrano fessurazioni di tramezzi e il distacco con lieve cedimento esterno contiguo alla facciata".  

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