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Europee, scontro Renzi-Pizzarotti sugli Stati Uniti d'Europa

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È scontro fra Matteo Renzi e Federico Pizzarotti. Al centro del dibattito c’è la realizzazione della lista Stati Uniti d’Europa in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. «Con Emma Bonino condividiamo il superamento del diritto di veto, la riforma istituzionale dell’Unione, una più incisiva strategia diplomatica e militare. E ci mettiamo insieme per eleggere sei/sette parlamentari europeisti togliendo il posto a sovranisti e populisti», auspica il leader di Italia Viva. Renzi poi entra a gamba tesa nel dibattito interno a +Europa, con riferimento allo statuto, fra il presidente e la fondatrice del partito: «L’idea che un progetto chiamato Stati Uniti d’Europa possa saltare per il veto di tal Pizzarotti da Parma mi sembra lunare. Facciamo questa scelta per togliere il diritto di veto a Orban, non per darlo a un ex grillino iscritto al Movimento Cinque Stelle quando Beppe Grillo chiedeva di uscire dall’euro». Pronta la replica dell’ex sindaco di Parma: «Proviamo a rispettarci evitando il bullismo mediatico. Come +Europa parteciperà alle elezioni europee lo decideranno gli organi del partito secondo le regole che ci siamo dati, non in base alle tue interviste».

Pizzarotti, quindi, aggiunge: «Non sono mai stato no-euro. Sia io che te abbiamo fatto parte di partiti di cui non abbiamo condiviso la linea e da cui siamo usciti. Firmato: tal Pizzarotti da Parma». Intanto, il leader di Azione, Carlo Calenda, che punta molto sulle elezioni europee, definite nelle ultime ore «la battaglia della vita», a proposito delle parole del dem Graziano Delrio sull’eventuale candidatura del giornalista Marco Tarquinio, ammonisce: «Se candidi in Parlamento europeo persone che non voterebbero l’invio delle armi all’Ucraina significa che quella è la posizione che vuoi assumere. Per ciò che concerne Azione, il sostegno all’Ucraina sarà una precondizione alla candidatura. Sul dossier più importante per l’Ue il ’ma anchè per noi non è accettabile». E non solo. C’è anche spazio per un botta a risposta fra Maria Elena Boschi e il leghista Claudio Borghi. La deputata di Iv rimarca: «Come ha detto Emma Bonino, questa è una lista di scopo per le Europee. Ed è giusto così perché chi vota per noi toglie seggi ai sovranisti, a Meloni, Salvini e Conte». Non si lascia attendere la replica su X del senatore del Carroccio. Che commenta con ironia: «Beh sì certo... un sovranista non vede l’ora di votare per ’Stati Uniti d’Europa con Boninò». Boschi auspica, comunque, un ruolo di rilievo per la leader radicale dopo il voto dell’8 e 9 giugno: «La delegazione italiana di Renew Europe diventerà la seconda più importante dopo i francesi. E il mio sogno è che diventiamo decisivi per portare Bonino alla presidenza del Parlamento o Draghi alla presidenza della commissione».

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