Pd, Schlein vuole candidare Ilaria Salis alle Europee. Ma l'idea non piace a tutti
Elly Schlein ci sta pensando davvero: vuole candidare Ilaria Salis con il Partito democratico alle elezioni Europee di giugno. Mentre si attende di capire che fine farà la maestra detenuta in Ungheria, tra i dem l’opzione è stata già discussa, con la segretaria che ha convocato i fedelissimi prima della riunione sulle liste, sondando gli umori tra i suoi più fidati collaboratori. Come riferisce Repubblica “qualche perplessità c’è, sulla corsa di Salis. Sereni, vicina a Dario Franceschini, ha espresso dubbi. Altri, come Zan, sono invece entusiasti per il forte peso simbolico della mossa. Sempre che l’interessata accetti, naturalmente, perché per ora la famiglia ha escluso un impegno politico diretto. Anche se lo scranno all’Eurocamera permetterebbe all’insegnante di avere l’immunità ed evitare la detenzione”. Dopo il faccia a faccia non è ancora emersa una linea precisa, ma Schlein vuole che tutti valutino il tema con attenzione.
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Altri nomi da candidare è quello di Ivan Pedretti, ex capo dei pensionati della Cgil. C’è la questione della stessa Schlein, intenzionata a candidarsi, anche se non da capolista. Il piano buttato giù però convince poco all’interno del Pd, sia l’ala più a sinistra capeggiata da Andrea Orlando, sia quella quella che ha in Stefano Bonaccini il suo punto di riferimento. Tensione anche tra le donne dem. “Con Schlein in corsa, per le eurodeputate uscenti c’è il rischio boomerang”, la presa di posizione di Valente. Tempi duri per la segretaria.
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