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Firenze, il sondaggio fa tremare la sinistra: Schmidt sempre più vicino a Funaro

Christian Campigli
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Una città che ha voglia di cambiare. Un voto che avrà, certamente, un'enorme valenza nazionale. Un sondaggio che ha creato una crescente ansia tra i dem. È giunto come un fulmine a ciel sereno una rilevazione statistica della Emg, realizzata per Italia Viva, che evidenzia come a Firenze la distanza tra moderati e progressisti si stia affievolendo. Il 66% dei residenti è consapevole che a giugno vi saranno le elezioni; un dato al quale va aggiunto un ulteriore 22% che ha risposto “probabilmente sì”. 

 

 

L'ennesima dimostrazione che, sulle rive dell'Arno, c'è grande attesa per designare l'erede di Dario Nardella. Sara Funaro (esponente di centrosinistra) viene tarata al 40% secco. Al 32% l'ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, che correrà per il centrodestra. È questo un dato davvero clamoroso. Non solo per la distanza tra i due, di appena otto punti, ma soprattutto perché lo storico dell'arte tedesco non è ancora stato presentato ufficialmente (la festa per la sua candidatura si terrà il prossimo 6 aprile). Con una campagna elettorale intelligente, quel distacco potrebbe assottigliarsi di almeno due, tre punti percentuali. Andare al ballottaggio (certo come il sole che sorge e tramonta il giorno seguente) con una distanza inferiore ai cinque punti aprirebbe a scenari fino a sei mesi fa inimmaginabili. 

 

 

Al terzo posto la renzianissima Stefania Saccardi, con un incoraggiante 17,5%. Alle sue spalle Dmitrij Palagi, sinistra radicale, al 7%; chiude il gruppo il candidato, ancora sconosciuto, del gruppo che farà capo al rettore Tomaso Montanari. Tra i partiti, in testa il Pd con un deludente 25,5%, alle sue spalle Fratelli d'Italia (16%) e Italia Viva (10,5%).

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