Pd-M5S, volano gli stracci sul Piemonte. Campo largo in frantumi
L’accordo è arrivato in extremis stamattina quando l’assemblea dei dem piemontesi era già riunita. L’indicazione di Gianna Pentenero a candidata presidente alle prossime elezioni regionali. Una sintesi che ha evitato la conta interna tra i due nomi in campo: Chiara Gribaudo, vicina a Elly Schlein, e Daniele Valle, esponente dell’area che fa riferimento Stefano Bonaccini. Il Pd trova dunque l’unità sull’assessore al Lavoro e Attività produttive del comune di Torino, già consigliera regionale e sostenitrice di Schlein alle primarie per la segreteria Pd.
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«Quello di oggi - scrivono Igor Taruffi e Davide Baruffi in una nota - non è un punto di arrivo ma di partenza, perché il compito del Pd è lavorare per costruire l’alleanza più ampia: ci rivolgiamo per questo a tutte le forze politiche e civiche che non si riconoscono nella destra». Si possono «trovare ampie convergenze come già emerso nelle interlocuzioni avviate con le altre forze politiche, compreso il M5S». E concludono: «Non crediamo che questo sia il tempo dei distinguo ma quello della sintesi, e rimaniamo aperti a compiere tutte le scelte utili per unire. Perché per noi le ragioni dell’unità delle forze alternative alla destra vengono prima di ogni ragione di parte».
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Tuttavia se da Sinistra Italiana e Sinistra ecologista arriva un apprezzamento per la scelta di Pentenero, «una figura autorevole, capace di dialogo e unità», e la spinta a unire il fronte progressista, dal Movimento 5 Stelle l’invito del Pd a trovare «sintesi» piuttosto che «distinguo» viene rispedito al mittente nel giro di qualche ora. Giuseppe Conte da Napoli era rimasto più aperturista con un «valuteremo», ricordando però le distanze a livello locale tra dem e M5S. Dai 5 Stelle piemontesi la replica però è netta. In una nota si parla di decisione Pd «appresa dalle agenzie», di «cambio di passo e di metodo» che «cozza con il dialogo» pur faticoso «intavolato in questi mesi». Quindi la conclusione: «Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento 5 Stelle illustrerà il proprio programma elettorale e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato Presidente». Dopo il caos in Basilicata ora la nuova bufera: il campo largo è soltanto un miraggio per la sinistra, dilaniata da lotte interne.
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