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Basilicata, caos nel Pd. "Perplessità" ma Lacerenza non si ritira, per ora

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Tormenti lucani per il Pd. La candidatura di Domenico Lacerenza, primario del dipartimento di oculistica di Potenza, a presidente della Regione Basilicata alle imminenti elezioni non ha avuto l'esito sperato di compattare il partito, complici le parole del medico dopo aver appreso della candidatura, apparso quantomeno sorpreso. Per Repubblica Lacerenza avrebbe in animo perfino di dimettersi. "Fonti Pd" considerano "prive di fondamento le voci di un suo ritiro", riporta Adnkronos. 

Il messaggio del Pd nazionale attraverso la coppia Davide Baruffi e Igor Taruffi, incaricati da Elly Schlein di gestire la partita candidature, è stato chiaro: proviamo ad allargare la coalizione ma non si può rimettere in discussione il candidato. "In molti -si riferisce- abbiamo evidenziato le problematicità della candidatura di Lacerenza ma la linea del nazionale è chiara e nessuno vuole passare per quello che ha fatto saltare anche questo nome... ". Insomma, perplessità ma ci si adegua all’indicazione del Pd nazionale su Lacerenza. 

 

Baruffi e Taruffi hanno avuto una riunione da remoto con diversi interventi, tra cui quello di Roberto Speranza. Ma Lacerenza potrebbe fare un passo indietro? "Al momento non mi pare ci siano cambiamenti ma discussioni, escludo che ci sia un ripensamento su di lui ad oggi - ha detto Alfredo D’Attorre, della segreteria del Pd, a Un giorno da pecora su RadioUno Rai - Renzi ci ha criticato? Lui è bravo a fare giochi di parole ma la verità è che si appresta ad appoggiare il candidato della destra". Continua a tuonare contro ili Pd Carlo Calenda: "Ma vi rendete conto dello scempio che state facendo per andare dietro a Conte?",  scrive su X il leader di Azione, taggando il Pd e la segretaria dem Elly Schlein. 

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