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Basilicata, nel Pd insorgono dopo il veto ad Azione e Italia Viva. “Grave errore politico”

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Sarà Domenico Lacerenza l’uomo del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Basilicata. Il nome del già primario di oculistica dell’Ospedale San Carlo di Potenza ha messo d’accordo Pd, M5s, Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa. Non è mancata la convergenza di Angelo Chiorazzo e del suo movimento ‘Basilicata Casa Comune’. All’appello del campo largo mancano Italia viva e Azione, il partito dell’ex governatore Marcello Pittella. Lacerenza, chiamato dai partiti, si legge in una nota, «quale interprete di un solido progetto politico e sociale per imprimere una svolta nell’amministrazione della Regione Basilicata», sfiderà quindi l’uscente governatore Vito Bardi. Lacerenza, classe 1958, è nato a Barletta ma risiede a Venosa, in provincia di Potenza. Laureato con lode in Medicina e Chirurgia nel 1983 all’Università degli Studi di Bari ha conseguito la specializzazione, anche qui con lode, in Ofatlmologia presso la Clinica Oculistica dell’Università di Bari. Dal 2000 al 2003 ha anche collaborato come consulente dell’assessore alla Sanità Regione Basilicata. 

 

 

Ma la scelta ha già portato alcuni mal di pancia nel Pd. A scagliarsi contro la leadership è Salvatore Margiotta, ex senatore dem, sbottato su X, l’ex Twitter: «‘Testardamente unitari’ per me vale anche per Azione e Italia Viva. Tenerli fuori dalla coalizione in Basilicata è un grave errore politico, oltreché masochismo elettorale».

 

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