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Pd in ansia per il crollo M5S. I diktat di Conte mandano in fumo il campo largo?

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Grane interne nel Pd dopo la debacle del campo largo nelle elezioni Abruzzo. In particolare i dem, riferisce il Corriere della Sera, sono preoccupati per il flop del Movimento 5 Stelle, crollato nelle preferenze. “I dem temono che il pessimo risultato possa spingere Conte lontano dalla strada dell’unità”, il retroscena raccontato dal quotidiano, che spiega come già in Basilicata i nodi stiano venendo al pettine. I grillini infatti hanno detto sì ad un’intesa, ma con una condizione che per il Pd saprebbe tanto di resa: il candidato deve essere scelto dal M5S. E tali strategie mettono ansia nel partito di Elly Schlein, che comunque vuole andare avanti con la strada del campo largo.

 

 

“Senza la funzione guida del Pd non si costruisce un’alternativa alla destra”, il ‘pizzino’ di Alessandro Alfieri, esponente di spicco dell’area Bonaccini, indirizzato a Giuseppe Conte e i suoi. Ma il dem ne ha anche per Schlein sul ritardo per la squadra per le Europee di giugno: “È tutto fermo in attesa che Elly ufficializzi la sua decisione. Ma in tutti gli altri Paesi europei, che pure hanno le liste bloccate, hanno già deciso le candidature mentre noi stiamo in alto mare”. Da quanto filtra Schlein “intende scendere in campo, anche se non da capolista, in tutte le circoscrizioni. Lo stallo non è dovuto a una sua indecisione ma alla ricerca di candidature esterne che aprano il Pd alla società. Su questo fronte il Pd ha qualche difficoltà”. Ed è spuntato il nome dell’ex direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, che Schlein vorrebbe capolista nella circoscrizione dell’Italia centrale.

 

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