Parigi 2024 senza croce cristiana, la condanna di Tajani: "Sbagliato cancellare la nostra storia"
Il manifesto delle prossime Olimpiadi di Parigi 2024 diventa un caso politico. Nelle illustrazioni disegnate da Ugo Gattoni, infatti, è scomparsa la croce cristiana sulla cupola degli Invalides. Ne ha parlato anche il nostro ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dal palco del congresso del Ppe a Bucarest. Per condannare la scelta del Comitato olimpico transalpino, Tajani ha deciso di parlare direttamente in francese così da far arrivare il suo messaggio ancora più forte e chiaro.
Il Ppe incorona Ursula ma non è un plebiscito: i voti che mancano all'appello
"Mi rattrista molto guardare la foto dei Giochi Olimpici a Parigi - ha tuonato Tajani - Non è una buona idea cancellare la croce cristiana degli Invalides. Non è una buona idea cancellare la nostra storia, la nostra identità per inviare un messaggio ad altri. Nessun musulmano, nessun ebreo avrebbe cancellato la sua storia. Perché se non ci rispettiamo noi stessi, gli altri non rispetteranno mai gli europei. Non è laicità, è stupidità. La laicità è un'altra cosa. Io credo nella laicità ma la laicità non è cancellare la storia. Non è cancellare l'identità. Le persone non sono obbligate a dire che sono cristiane. Noi siamo cristiani perché il nostro partito è cristiano democratico. Noi non possiamo rinunciare alla nostra identità. Per questo sono molto rattristato da quell'immagine. Spero che cambierete le cose in Francia perché, come ho detto, non possiamo cambiare la storia. La croce è lì e non possiamo cancellarla in una foto. Una foto non può cambiare la storia della Francia e la storia dell'Europa".