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Sondaggi, Pagnoncelli gela la sinistra: "miracolo" in Sardegna, alle Europee...

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La sinistra sogna sulla spinta dell'"effetto Sardegna". La vittoria di un soffio di Alessandra Todde alle recenti elezioni regionali politiche galvanizza le opposizioni i cui elettori invocano il campo largo. Ma il sogno sembra destinato a finire presto. A ridimensionare, eufemismo, le aspettative della sinistra in vista delle elezioni europee è l'analisi di Nando Pagnoncelli che sabato 2 marzo ha pubblicato il suo consueto sondaggio sul Corriere della sera. 

 

La vittoria sarda è "quasi miracolosa", e se "si guarda ai numeri, risulta evidente che il centrosinistra ha vinto nel voto maggioritario" anche grazie "al voto disgiunto che ha penalizzato Truzzu", ma "ha perso nel voto per i partiti". Alle Europee, ricorda Pagnoncelli, c'è un sistema di voto proporzionale mentre "il sistema elettorale per le Politiche è un sistema misto che privilegia il voto proporzionale", e in questi scenari "è improbabile che il centrosinistra possa avere concrete chance di vittoria".

 

Insomma, il voto sardo può "avere un’importante ricaduta emozionale" e "potrebbe essere un elemento importante per le prossime elezioni in Abruzzo", anche se non è previsto il voto disgiunto. Andando nel merito del sondaggio, "il 30% pensa che si tratti di un risultato locale non esportabile, altrettanti non sanno esprimersi, mentre il 40% ritiene che l’alleanza Pd- M5S possa consolidarsi anche a livello nazionale". Più convinti di ciò gli elettori del Pd (79%) e del Movimento (70%), rispetto agli altri partiti. Le ragioni della sconfitta del centrodestra vengono equamente ripartite tra il  precedente governo regionale,  e la decisione di "Giorgia Meloni che ha imposto un candidato risultato poi non sufficientemente gradito dagli elettori", spiega Pagnoncelli. 

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