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Dossieraggio, l'attacco di Maurizio Gasparri: "Ombre sulla Procura antimafia"

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Dossieraggio ai danni di alcuni esponenti politici. Il caso fa discutere politici e vertici delle istituzioni. E sono tante le voci che chiedono di fare subito chiarezza su una vicenda dai confini piuttosto nebulosi. Tra queste la voce di Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato che dichiara di aver letto «con sconcerto le notizie riguardanti la Procura Nazionale Antimafia - scrive Gasparri in una nota - Non è possibile che soltanto un maresciallo della Guardia di Finanza abbia potuto scorrazzare dentro banche dati compiendo atti che sembrano assolutamente fuori da qualsiasi regola. La Procura Nazionale Antimafia, oltre a sfornare candidati per la sinistra, dovrebbe essere un organo di estrema garanzia su un fronte delicato per la sicurezza dello Stato. La lotta alla criminalità organizzata é un'assoluta priorità che deve vedere tutti impegnati e tante, del resto, sono le inchieste che sono state svolte con successo. Però questa vicenda getta un’ombra su questa fondamentale istituzione».

 

 

 

«Non si possono scaricare le colpe solo su un singolo, che dovrà dare comunque ampie giustificazioni del suo incredibile operato - aggiunge il capogruppo di Forza Italia al Senato - Credo che serva un’ispezione profonda su questo organismo. Ne parleremo in Parlamento perché la cosa non può finire qui. Chi deve difendere gli italiani sui fronti più delicati, quello della lotta alle mafie, deve offrire ampie garanzie di affidabilità - aggiunge - Quanto è avvenuto ci lascia sbigottiti. E quindi sarà opportuno intervenire chiedendo provvedimenti urgenti e immediati. Io credo che già ora bisognerebbe dar luogo a una immediata ispezione e valutare se debbano essere poi assunti provvedimenti straordinari per la guida di questo organismo che pare essere sfuggito al controllo».

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