
Omnibus, il Pd teme che il campo largo svanisca subito e Boccia prega gli altri partiti

Il campo largo è l’ultima ancora di salvezza per il Partito democratico. E i suoi esponenti di punta hanno capito bene che da soli non hanno alcuna speranza contro il centrodestra, arrivando quindi a pregare in tutti i modi il resto dei partiti dell’opposizione. Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, è stato ospite nella puntata del 29 febbraio di Omnibus su La7 ed ha approfondito il tema: “La destra è unita a prescindere, lo dimostra la Sardegna, lo dimostra l’accelerazione improvvisa che c’è stata sulla scelta dei candidati per i prossimi appuntamenti elettorali, per cui si sono affrettati a confermare i governatori uscenti, anche se non amati. Nel centrodestra quando arriva il rischio della sconfitta si mettono insieme, anche se non si parlano e sono separati in casa come Lega e Fratelli d’Italia adesso. Nel centrosinistra è diverso. Per noi nel 2022 c’è stato un big bang, dopo il quale è ripreso un cammino, che per il Pd è stato un congresso dopo il quale è gradualmente cambiato il profilo culturale del partito sul lavoro, sulla transizione ecologica e anche sulla centralità dell’Ue nella politica estera. Anche gli altri partiti delle opposizioni si sono guardati dentro casa”.

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“Adesso - prosegue nel suo discorso il senatore dem - è chiaro che nessuno da solo può rappresentare la coalizione. In Parlamento abbiamo cominciato a fare un coordinamento delle opposizioni sulle varie questioni. Il cammino lungo, il campo c’è e io credo che dovrebbero farne parte - l’appello di Boccia - tutti coloro che in Italia e in Ue si sentono alternativi ai nazionalisti e agli ultranazionalisti e sovranisti”.

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