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Vertice del G7, il primo a guida italiana. Meloni arrivata a Kiev

Gianni Di Capua
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Il primo vertice, sotto la presidenza italiana, si terrà oggi nel secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Il videcollegamento per il summit dei leader del G7 prenderà il via alle 16 con la presidenza di Giorgia Meloni. E a due anni dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, l’Ucraina continua non solo a resistere, ma è pronta a una «nuova controffensiva». Lo ha assicurato il presidente Volodimyr Zelensky, che non ha escluso «sorprese per i russi». «Prepareremo una nuova controffensiva, una nuova operazione. Non staremo fermi», ha spiegato Zelensky, aggiungendo che l’obiettivo di difendersi resta quello principale, ma anche «continuare la nostra storia di successo sul Mar Nero». «Non voglio entrare nei dettagli, ma ci saranno delle sorprese. Voglio dire, per i russi», ha affermato ancora il presidente ucraino. Mosca dovrà guardarsi anche dalle nuove sanzioni previste da Stati Uniti e Ue. Come annunciato dal presidente Joe Biden, gli Usa hanno preparato «500 nuove sanzioni» contro la Russia «per la guerra di conquista in corso contro l’Ucraina e per la morte di Alexei Navalny».

 

 

«Se Putin non paga il prezzo per morte e distruzione, continuerà ad andare avanti», ha sottolineato Biden, che ha poi invitato il Congresso ad approvare il disegno di legge per poter fornire a Kiev gli armamenti necessari per difendersi dai russi. «La storia ci guarda. Il mancato sostegno all’Ucraina in questo momento critico non sarà dimenticato», ha affermato il presidente americano. Nuove sanzioni per la Russia sono in arrivo anche dall’Europa. Il Consiglio Ue ha adottato il tredicesimo pacchetto contro il regime di Putin«. Il Consiglio ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di altre 106 persone e 88 entità «responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina». Pronta la replica di Mosca, secondo cui le «azioni dell’Unione europea sono illegali». Inoltre, in risposta la Russia ha annunciato di avere ampliato la «lista nera» dei cittadini Ue a cui è vietato l’ingresso nel Paese.

 

 

L’Unione europea si conferma, comunque, al fianco dell’Ucraina e in occasione del secondo anniversario dall’inizio della guerra la presidente della Commissione sarà questo sabato a Kiev. Il sostegno a Kiev resta fondamentale anche per evitare che la Russia «venga a bussare alla porta» dell’Europa e attacchi i Paesi Nato, a cominciare da quelli Baltici, attraverso la Bielorussia. È quanto sostenuto dalla leader dell’opposizione bielorussa in esilio, Sviatlana Tsikhanouskaya, che parlando a LaPresse ha esortato la comunità internazionale «a prendere sul serio queste minacce e a lavorare insieme per prevenire qualsiasi ulteriore aggressione da parte della Russia». Tsikhanouskaya ha detto poi di sperare che la morte di Navalny «possa galvanizzare l’opposizione russa». Secondo quanto riferito dalla portavoce del dissidente, alla madre di Navalny è stato imposto un ultimatum da un funzionario russo: accettare entro 3 ore un funerale segreto, senza pubblico, o il corpo del figlio verrà seppellito nella colonia penale in cui era detenuto. La donna si è rifiutata e ha deciso di fare causa agli investigatori per la »profanazione della salma« del figlio, perché non sono stati rispettati i tempi previsti dai canoni ortodossi per la sepoltura.

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