Migranti, la rivendicazione di Piantedosi: “Le misure funzionano, sbarchi diminuiti del 65%”
Un evidente cambio di marcia rispetto al passato nella gestione dei flussi migratori. Numeri alla mano, da due anni gli arrivi di stranieri sulle nostre coste e non solo sono in calo. «Dall’inizio del 2024 al 19 febbraio scorso in Italia si registra una netta riduzione del numero dei migranti sbarcati, pari a circa il 65 per cento, rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e con una diminuzione anche rispetto ai numeri registrati nel 2022. È ragionevole - ha dichiarato durante il question time alla Camera il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi -, ritenere che siamo in presenza di un oggettivo segnale positivo, se si considera che quello in corso è il quinto mese consecutivo in cui si registra una sensibile riduzione degli sbarchi rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente».
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Ma non è finita qui perché durante il suo discorso in aula il titolare del Viminale ha illustrato lo scopo di lungo periodo dell’esecutivo Meloni. «L’obiettivo primario del governo, e lo sottolineo nel ricordo del dolore per le 94 vittime della tragedia di Cutro avvenuta un anno fa è stato, sin dal suo insediamento - ha spiegato Piantedosi - quello di contrastare il vergognoso traffico di migranti, a partire dall’adozione di una serie di interventi legislativi, tutti ispirati dalla necessità di affermare un più rigoroso rispetto delle regole in materia di migrazione. E questo perché solo bloccando le partenze gestite dai trafficanti si evitano le tragedie dei naufragi».
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Per la precisione in Italia nei primi cinquantuno giorni del 2024 sono giunti 4.247 migranti. Invece nel 2023 erano circa il triplo (12.573) e nel 2022 il numero di stranieri approdati nel Belpaese ammontava a 4.701. Per quanto riguarda le nazionalità più presenti in testa c’è il Bangladesh con 976 unità, seguito da Siria e Tunisia (rispettivamente 747 e 681 cittadini di quei Paesi). I patti internazionali con gli Stati d’origine, nella visione governativa, rappresentano uno tra i fattori chiave per il contrasto dell’immigrazione clandestina. «Abbiamo intensificato, sia a livello bilaterale che multilaterale, le iniziative di collaborazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori, in particolare - ha chiosato il ministro Piantedosi - con Libia e Tunisia, per il rafforzamento delle loro capacità operative di contrasto dell’immigrazione illegale, via terra e via mare».
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