Forza Italia, Tajani guida il primo congresso del post-Berlusconi: "In Europa puntiamo al 10%"
L’ora x è arrivata e da venerdì pomeriggio a sabato sera si terrà il terzo congresso nazionale di Forza Italia, il primo dopo la morte del suo fondatore Silvio Berlusconi. I delegati arriveranno a Roma, al Palazzo dei Congressi per una due giorni che segnerà non solo un passaggio organizzativo del partito, ma anche un momento di scrittura dell’agenda politica e programmatica. «Tutti pensavano che Forza Italia non avrebbe superato il momento più brutto della sua storia. Ma Berlusconi è stato talmente abile da costruire il futuro». Lo ha spiegato Antonio Tajani, Segretario del partito, presentando ieri ai giornalisti l’assise congressuale. Presente tutto il gotha del partito. I capigruppo Barelli, Gasparri e Martusciello. Il portavoce Raffaele Nevi, parlamentari. Il ministro degli Esteri ha guidato gli azzurri in questi mesi difficili e ora si accinge ad essere confermato al timone anche nel congresso nazionale. Oggi, infatti, scadono le candidature e oltre alla sua al momento non ve ne sono altre. Tra venerdì e sabato verranno eletti anche 4 vicesegretari, 6 componenti della segreteria e 20 del consiglio nazionale.
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Il partito arriva al momento dopo una campagna adesioni che ha visto 110 mila tesseramenti ed un percorso di democrazia interna molto partecipato. «119 congressi in tutte le città italiane - ha scandito Francesco Battistoni, deputato e responsabile organizzazione - eletti 104 coordinatori provinciali e 854 delegati che si andranno ad aggiungere ai 455 di diritto che comporranno la platea congressuale». Maurizio Gasparri, che guida i Senatori azzurri, ha detto: «Tutti sappiamo che Berlusconi è insostituibile ma tutti stanno capendo che anche il berlusconismo è insostituibile e Forza Italia è il berlusconismo». Mentre Fulvio Martusciello, a capo degli eurodeputati, ha osservato: «È il primo congresso con la scritta Ppe nel simbolo». Questo costituisce l’accento sul «popolarismo di Forza Italia». Proprio dal Ppe si registreranno presenze illustri, a partire dal numero uno Manfred Weber. Poi Antonio Lopez Isturiz, già segretario. E ancora la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. In campo italiano, poi, confermata la presenza del Presidente del Senato Ignazio La Russa, mentre si vanno componendo, nel corso delle ore, le delegazioni dei partiti che sono stati tutti invitati, così come dei sindacati e delle rappresentanze d’impresa. Non ci sarà nessuno della famiglia Berlusconi («i figli - ha spiegato Tajani - in qualche modo si faranno vivi con una propria testimonianza. La loro attenzione è costante e siamo sempre in contatto. Ma fanno un altro mestiere») e il punto interrogativo, stimolato dai giornalisti, è sulla presenza di Marta Fascina, ultima compagna del fondatore azzurro: «È deputata di Forza Italia, non so se verrà perché come sapete non è stata bene, ma se vorrà venire è ovviamente la benvenuta».
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Il punto politico, però, è tutto sulla cornice programmatica e sugli obiettivi. Dal primo punto di vista, è in arrivo una serie di ordini del giorno, ben sette, che saranno discussi dal congresso. Ad elaborarli i dipartimenti, coordinati da Alessandro Cattaneo, che ha sottolineato la vocazione di Forza Italia «a formulare proposte». Sul secondo aspetto, c’è sempre l’obiettivo 10% alle europee, confermato anche ieri da Tajani: «Forza Italia è in crescita lo dicono tutti i sondaggi, lo scrivono tutti i giornali, compresi i giornali che ci hanno sempre criticato e sempre attaccato. La stampa di sinistra parla unanimamente di boom di Forza Italia, di successo di Forza Italia. Non ci montiamo la testa, dobbiamo trasformare i sondaggi in voti».
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