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Navalny, Lega contestata in Campidoglio. Romeo affronta tutti: “Sospetti ma non certezze”

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Contestazione per Massimiliano Romeo in piazza del Campidoglio. Il capogruppo della Lega al Senato stava partecipando alla fiaccolata per Alexey Navalny lanciata da Carlo Calenda. Incalzato sulla responsabilità di Putin nella morte del dissidente russo, Romeo ha replicato: «Qualche sospetto lo abbiamo, ma nessuna certezza». A quel punto in piazza si sono levate le voci e gli insulti di alcuni cittadini: «Vergogna, ipocriti, amici di Putin».

 

 

Romeo ha risposto così alle contestazioni: «Abbiamo preso le distanze più volte da quello che è stato in passato, come l’hanno prese tanti leader che con Vladimir Putin hanno fatto degli accordi a livello internazionale. La storia cambia, nel momento in cui un personaggio come Putin invade una nazione libera e sovrana come l’Ucraina è chiaro che la storia cambia e quindi il nostro giudizio non può essere che di grande condanna nei confronti di chi ha messo sostanzialmente in difficoltà enorme il mondo intero. E poi sappiamo che guerra chiama guerra. Abbiamo solo ribadito e lo ribadiamo in tutte le sedi opportune, il fatto che, visto che a quanto pare detto dagli esperti, difficilmente si troverà una soluzione militare al conflitto. Dunque che si possa al più presto avviare dei negoziati per far finire la guerra, perché ci sono dei popoli, quello ucraino, quello russo, che stanno comunque soffrendo, chi in un modo chi in un altro». In seguito il senatore ha lasciato la piazza capitolina.

 

 

«Chi ha usato la piazza di Roma per insultare e attaccare la delegazione della Lega non ha capito la lezione di Navalny che ha dedicato la propria vita alla libertà», la nota della Lega sulla vicenda.

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