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Navalny, volano gli stracci Lega-Calenda. “Quereliamo”, la menzogna sbugiardata

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Si consuma un aspro scontro tra Lega e Azione sulla morte di Alexey Navalny. Il primo attacco è di Carlo Calenda: “Matteo Salvini non ha ritenuto di dire una parola sull’assassinio di Navalny. Il legame con Vladimir Putin e il suo partito rimane forte. E questo sarà uno dei grandi problemi dopo le elezioni europee che inciderà sulla tenuta del governo. Stesso problema rappresenta Giuseppe Conte per il così detto ‘Campo largo’. La politica estera sta mandando in frantumi il bipolarismo”. Al post pubblicato sui social è arrivata una secca replica da parte di una nota del Carroccio: “Carlo Calenda mente o non sa di cosa parla. Il comunicato con il cordoglio di Matteo Salvini e della Lega per la morte di Navalny è di ieri pomeriggio e si parla di scomparsa ‘sconcertante’ su cui fare ‘piena luce’. Questa volta, oltre alla smentita, Calenda riceverà anche una querela”.

 

 

L’ex ministro e leader di Azione ha sfidato la Lega, controreplicando al comunicato di via Bellerio, sempre con il suo attivismo social: “Sì però Matteo Salvini querelami sul serio, non come Maurizio Landini che lo minaccia e basta. Così facciamo un bel confronto sui legami tra Lega e Putin. Ti aspetto”.

 

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