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Scuola o occupazioni, Valditara: "Chi devasta deve essere sanzionato"

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"Chi occupa, chi compie un atto illecito, deve rispondere dei danni. Credo che studenti di questo tipo non possano essere promossi all’anno successivo": questa la linea sposata da Giuseppe Valditara su chi occupa le scuole e fa danni. Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha visitato l’istituto Severi Correnti di via Alcuino, a Milano, dove tra il 30 gennaio e 2 febbraio scorsi alcuni ragazzi hanno dato vita a un'occupazione che si è trasformata in un’autentica devastazione dei locali scolastici. Oggi, stando a quanto riporta l'Ansa, a margine del convegno "Alice nel paese del digitale. I giovani nel mondo della rete" all'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, il ministro è tornato sull'argomento. 

 

 

"Mi dispiace che qualcuno abbia fatto finta di non capire perché ho sottolineato chi occupa e devasta. E vorrei sottolineare che la 'e' ha un valore di congiunzione,
unisce. Chi occupa e devasta, chi occupando devasta. Allora tutti dovrebbero essere più corretti nell'interpretare bene le parole che ho pronunciato. Chi occupando devasta deve essere sanzionato e deve risarcire i danni", ha spiegato Valditara. "Il principio che i danni devono essere risarciti, chi rompe paga, è un principio di grande responsabilizzazione. Chi è contro questo principio invita alla deresponsabilizzazione e quindi credo faccia un pessimo servizio ai nostri giovani", ha proseguito.

 

 

"Aggiungo che le vittime principali di queste devastazioni sono gli studenti. Chi sostiene che ci possa essere una equiparazione fra questi vandali e gli studenti offende gli studenti perché la stragrande maggioranza dei giovani subisce queste violenze e queste prepotenze che danneggiano il loro percorso educativo", ha affermato. Parlando del liceo Severi, poi, ha aggiunto che "i ragazzi non avranno per molto tempo computer, disponibilità delle lavagne elettroniche. Non avranno la possibilità di avere quella relazione che è fondamentale dell'educazione in presenza, sono costretti a fare la dad come si tempi del covid. Io, noi, il governo, siamo a tutela degli studenti contro i prepotenti e i violenti che usano la scuola come momento di sfogo di un'aggressività e una prepotenza inaccettabile", ha concluso. 

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